Reddito di cittadinanza, è no quattro volte su 10

MANTOVA Poveri sarete voi, non certo i mantovani. Nella nostra provincia le domande per il reddito di cittadinanza che incassano il parere negativo sono più del 40%; una percentuale superiore a quella regionale che si attesta sul 36%. In questa graduatoria stilata dal  Corriere della Sera e basata sui dati forniti dall’Inps, Mantova è in testa a livello regionale insieme alla provincia di Lecco, e questo potrebbe far pensare che il tasso di povertà sia ben più basso che in altre province, visto il numero di domande cassate a chi aspira all’agognato reddito di cittadinanza da queste parti. Povertà già sconfitta con buona pace del Movimento 5 Stelle? No, piuttosto non siamo abbastanza poveri, anche se la percezione di molti mantovani è quella. Una sensazione molto diffusa a livello regionale, visto che la Lombardia è al quarto posto in Italia per quel che riguarda le richieste di reddito di cittadinanza: 90.269 in tutto sempre secondo i dati forniti dall’Inps, ed è al primo posto per quel che riguarda la percentuale di domande di reddito di cittadinanza che vengono respinte, superiore di una decina di punti alla percentuale nazionale. Dei 90.269 richiedenti in Lombardia il 35% è extracomunitario, ma sarebbe decisamente superiore la percentuale degli scontenti. «In una realtà come quella lombarda – spiega un addetto ai lavori – la soglia di attenzione per la tutela dei propri diritti è più alta rispetto ad altre zone d’Italia. Questo spiegherebbe perché la Lombardia supera per richieste zone ben più disagiate del Paese. Ma il requisito fondamentale è il reddito, e tanti Isee non erano compatibili con i “parametri di povertà” richiesti». Sorge spontanea una domanda: lombardi in generale e mantovani in particolare un popolo di furbetti cui però è andata male? Gli stessi addetti ai lavori parlano di “percezione di povertà” che nella ricca Lombardia , dove il costo della vita è particolarmente elevato, i residenti si percepiscono poveri e presentano la domanda. Ed è anche possibile che i veri poveri lombardi non abbiano ancora la consapevolezza che possono fare domanda del reddito di cittadinanza, per una mancanza di informazione. Sta inoltre spuntando una nuova categoria, quella dei “pentiti” che chiedono la disdetta del reddito di cittadinanza una volta realizzato che invece dei 780 euro mensili sbandierati in campagna elettorale ne spettano loro solo 100 se non addirittura di meno.  (cad)