Ripresa della circolazione tra regioni, e la Polizia passa al setaccio le strade

MANTOVA La ripresa pressoché totale della circolazione delle persone e la riapertura dei “confini” regionali ha registrato un considerevole incremento della mobilità tra le diverse realtà territoriali del nostro Paese, e ciò ha comportato l’ulteriore rimodulazione dei servizi di prevenzione dei reati, di controllo del territorio e di repressione delle diverse forme di illegalità che maggiormente affliggono il contesto urbano e socio-economico della nostra Provincia.
In tale contesto nei giorni scorsi sono state effettuate operazioni di Polizia finalizzate al controllo straordinario del territorio, disposte dal Questore di Mantova Paolo Sartori, che hanno visto l’impiego di tutte le Forze dell’Ordine, in particolare di Reparti appartenenti alla Questura, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Stradale, alle Polizie Locali di Mantova e dei comuni limitrofi, ed al Reparto Prevenzione del Crimine della Polizia di Stato, al fine di ottimizzare le attività di prevenzione e repressione dei reati in quelle zone urbane negli ultimi tempi maggiormente interessate dal fenomeno della delinquenza di carattere predatorio e dallo spaccio di stupefacenti – soprattutto il centro città (e, più nello specifico, i Parchi cittadini e gli esercizi pubblici maggiormente affollati del Centro storico), Colle Aperto, Cittadella, Borgo Pompilio, Valletta Valsecchi, Borgochiesanuova ed alcuni Comuni limitrofi – e di procedere ad una attenta verifica circa la presenza di persone pregiudicate che, per situazioni diverse, non posseggono più alcun motivo lecito per permanere sul nostro Territorio.
Oltre a ciò, con specifiche ordinanze del Questore sono stati disposti servizi coordinati tra tutte le Forze di Polizia presenti sul territorio per la verifica dell’applicazione e del rispetto di tutte le disposizioni normative emanate dalle competenti autorità governative al fine di contenere la diffusione del COVID-19, soprattutto per quanto riguarda il divieto di assembramenti e l’adozione, da parte degli Esercizi pubblici e quelli commerciali, di tutte le misure a salvaguardia della salute di clienti e dipendenti.
A seguito dei controlli effettuati su tutte le persone identificate nel corso di questi servizi, e, nello specifico, dall’Ufficio Immigrazione circa l’attualità dei Titoli di soggiorno posseduti da cittadini extracomunitari residenti nella nostra Provincia, e dalla Divisione Anticrimine relativamente alla presenza di pregiudicati implicati in attività delinquenziali – entrambi rientranti nella più complessa strategia di Prevenzione dei reati in genere – il Questore Sartori ha adottato i seguenti Provvedimenti.
Nel pomeriggio di ieri, gli uomini dell’Ufficio Immigrazione hanno eseguito una ulteriore Espulsione con Accompagnamento alla Frontiera da quando, a seguito della emergenza globale dovuta alla diffusione del Covid-19, vi è stata la conseguente sospensione di tutti i collegamenti aerei da e per il nostro Paese. Il 42enne cittadino nigeriano S. L. – da poco scarcerato dalla locale Casa Circondariale per revoca della custodia cautelare in carcere, e nei cui confronti il tribunale di Trento aveva emesso una sentenza di condanna per riduzione in schiavitù e tratta e commercio di schiavi, con contestuale applicazione della misura di sicurezza della espulsione dal territorio nazionale – su disposizione del Questore di Mantova è stato trasferito ed internato presso il Centro Permanenza Rimpatri “Brunelleschi” di Torino, in attesa di essere imbarcato nel più breve tempo possibile su un volo per la Nigeria. Costui, in passato, aveva fatto richiesta di asilo politico, rigettata dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento dello Status di Rifugiato di Torino.
Sei decreti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari presenti illegalmente nel nostro Paese, con intimazione ad uscire dall’Italia nel termine perentorio di 7 giorni.
Nel caso in cui costoro non dovessero ottemperare all’Ordine del Questore, una volta rintracciati nuovamente verranno espulsi ed accompagnati forzatamente nel loro Paese di provenienza
Sono state inoltre disposte 21 revoche di permesso di soggiorno nei confronti di cittadini extracomunitari già in possesso di validi titoli di soggiorno ma che, per vari motivi – tra i quali quello di aver commesso reati di diversa tipologia, ostativi al prosieguo della loro regolare permanenza in Italia – si è resa necessaria la revoca dei Permessi di Soggiorno, con intimazione a lasciare entro 15 giorni il nostro Territorio Nazionale.
Cinque fogli di via obbligatori a carico di altrettante persone gravate da precedenti penali e di polizia, residenti in Comuni di altra Provincia e senza alcun titolo per permanere sul nostro territorio;
Tre avvisi orali nei confronti di altrettanti pluripregiudicati sorpresi in atteggiamenti e luoghi sospetti, in relazione ai quali si ha fondato motivo di ritenere che costoro vivano con i proventi dei reati commessi.

“Il graduale ritorno alle consuete abitudini di vita da parte di tutti sta necessariamente comportando una rimodulazione dei servizi di Polizia per la prevenzione e la repressione dei reati – ha tenuto a precisare il Questore Paolo Sartori (nella foto) al termine delle operazioni –. Cosi come a riguardo delle infiltrazioni da parte della criminalità mafiosa nelle attività economiche della nostra Provincia, allo stesso modo l’attenzione nei confronti della criminalità comune, in particolare quella di tipo predatorio, rappresenta una priorità assoluta, proprio perché questi fenomeni delinquenziali si manifestano in forme di reato particolarmente odiose, che incidono direttamente sulla tranquillità dei cittadini. Nel contesto attuale, quindi, le operazioni straordinarie di controllo del territorio, effettuate sinergicamente con le altre componenti delle Forze di Polizia, così come l’applicazione sistematica delle Misure di Prevenzione Personali ed i provvedimenti di natura amministrativa nei confronti dei luoghi di aggregazione di soggetti devianti ci consentono, da un lato, di mantenere un efficace monitoraggio delle zone maggiormente a rischio e delle presenze criminali che le affliggono, e, dall’altro, di emarginare ed allontanare dal contesto criminale quei personaggi – stranieri e non – che delle attività delinquenziali hanno fatto la loro unica fonte di sostegno, oltre che la caratteristica principale del loro sistema di vita. In tal modo, infatti, si evita che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza. E’ assai importante – conclude il Questore – mantenere il più elevato possibile il livello di legalità nella nostra Provincia, facendo percepire alla cittadinanza la nostra vicinanza ai problemi ed alle esigenze da essa ritenuti imprescindibili”.