Settimana prossima al via il servizio sperimentale di diagnostica a domicilio

MANTOVA Parte il 15 giugno DomusMed, il servizio sperimentale di diagnostica a domicilio, che vede come capofila la Fondazione mons. Mazzali in partnership con il Comune di Mantova, l’azienda speciale Aspef, l’associazione Cuore Amico, il Consorzio Progetto Solidarietà e la società HR – HomeRay. L’obiettivo è quello di fornire indagini diagnostiche come elettrocardiogrammi, ecocardiogrammi, radiografie, holter cardiaco, Tsa, elettromiografie e potenziali evocati a soggetti fragili che non riescono a lasciare la propria abitazione. “Si tratta di un’innovazione sociale per comunità inclusive e coese”, ha detto la presidente della Fondazione Mara Gazzoni, “il nostro è stato l’unico progetto finanziato da Fondazione Cariverona sul territorio mantovano, con un contributo di 210 mila euro. Ha una durata di due anni. Se i risultati saranno positivi, come penso, potremmo avere la possibilità di procedere anche in futuro. Il costo è contenuto, 35 euro di ticket, per chi non può sostenerli ci sarà l’intervento dei servizi sociali”. La sperimentazione si terrà infatti nella città di Mantova. Per accedere al servizio è necessaria la prescrizione da parte del medico di base o specialista (ricetta bianca), programmabile e non di urgenza con la quale contattare la Fondazione. “L’iniziativa nasce dall’esperienza sul campo”, ha dichiarato l’assessore al welfare Andrea Caprini, “il progetto trova ragione su diverse criticità: liste di attesa troppo lunghe, aiutare chi ha difficoltà a spostarsi, non ingolfare i pronto soccorso. Dopo la fase di sperimentazione la volontà è quella di consolidar il sistema su tutto il territorio”.
Tiziana Pikler