“Sottopassi? Inutili e creeranno un danno ai quartieri”

MANTOVA Sottopassi di Porta Cerese e Gambarara: bocciati. Non ci sono state voci fuori dal coro ieri sera durante il convegno indetto dalle associazioni “Italia Nostra” ed “Evoluzione”, aperto alla cittadinanza, presso la Sala delle Capriate annessa al chiostro di Sant’Andrea. Il momento di riflessione condivisa sull’effettiva fattibilità dei due progetti svela le tante perplessità e paure degli abitanti delle zone interessate.
Molti gli interventi di rilievo, moderati dal direttore della “Nuova Cronaca di Mantova” Werther Gorni. Ha preso la parola il presidente di “Italia Nostra” Ernesto Morselli, che ha esordito elogiando il grande senso civico dei cittadini, accorsi in tanti per l’evento. «Manca il progetto globale – parole di Morselli – una visione di Mantova nella sua interezza, che comporterebbe intanto, per dare risposte ai problemi viabilistici, la costruzione delle tangenziali sud e ovest, come pure di altri contenuti, dove i sottopassi sarebbero solo l’ultimo pezzo, da scegliere se le prime scelte progettuali fossero efficaci».
A preoccupare il presidente di un’associazione nata a tutela del patrimonio storico-monumentrale e paesaggistico, sono le vibrazioni della ferrovia con l’aumentare naturale del transito dei convogli ferroviari a pochi metri da un bene patrimonio dell’Unesco come Palazzo Te, «fatto di legno, mattoni e calce».
Speculare l’intervento di Danilo Soragna, presidente di “Evoluzione”: manca la risoluzione alla radice del problema, gli aspetti legati ai problemi cittadini più condizionanti della mobilità: una ferrovia opprimente che circonda il capoluogo e la modifica radicale del traffico per renderlo più scorrevole.
A seguire l’intervento del consigliere ambientale di Italia Nostra, l’ingegnere Umberto Maffezzoli, autore di una proposta alternativa: drastici interventi sia sulla rete ferroviaria (spostamento del traffico merci da gomma a ferrovia tramite il polo intermodale di Valdaro; potenziamento della stazione di Frassine; eliminazione della linea Mantova-Monselice) che stradale (chiusura del sistema tangenziale tramite la creazione del collegamento tra la tangenziale sud e l’autostrada A22, nonché l’utilizzo dell’A22 con tangenziale tra Mantova sud e nord, oltre alla creazione di strade a scorrimento veloce in area Valdaro) per la risoluzione totale delle criticità.