Supera il mezzo milione di euro l’estate musicale mantovana

MANTOVA Non si bada a spese. L’estate musicale virgiliana sarà all’insegna dei grandi nomi, ma – la contropartita è inevitabile – anche dei grandi costi. La deliberazione del Comune che cumula la gran parte degli eventi in programma in piazza Sordello e in Palazzo Te porta a una linea di somma che sfiora, senza l’Iva e senza alcune voci di spesa, il mezzo milione di euro. Ovviamente, con l’imposta statale e con i debiti addenda il conto sale superando la soglia.
Si tratta di un’estate davvero col botto, anche da un punto di vista economico. La cifra consuntiva va in sostanza a raddoppiare quella che il sindaco  Mattia Palazzi aveva messo a bilancio per animare la canicola mantovana del 2018. La quale si era fermata a un dipresso attorno ai 23mila euro più Iva. Quest’anno, le manifestazioni di interesse per gli eventi di piazza Sordello hanno messo in lista per gli eventi del solleone le società Filarmonia di Udine, The White Stag-Awen Orna Mor di Como, International Music Art di Carpi, la Eventi Verona Srl, la cooperativa Radio Bruno di Carpi, e la Shinig Production di Trezzo d’Adda (che fa la parte del leone organizzando i principali eventi).
Le cifre, disseminate fra vari appuntamenti, raggiungono talvolta vertici mai toccati in precedenza nella nostra città. Il caso sintomatico è quello di  Ennio Morricone, la cui esibizione a Palazzo Te il 28 giugno peserà 200mila euro più Iva al 10%. Da solo il compositore premio Oscar prenderà circa come tutti gli altri messi assieme.
Sempre guardando alle offerte più onerose, spiccano  Noel Gallagher (in scela il 9 luglio) e  Steve Hacket (17 luglio), entrambi assoldati per 160mila euro più Iva. Per la stessa etichetta organizzativa, arriverà anche  Ben Harper il 16 luglio, ma per questo concerto ancora non è stato deliberato il cachet.
Gli altri eventi si contengono in cifre assai più modeste. L’esibizione teatrale  Il carro di Tespi costerà 15mila euro più Iva. Il concerto classico della Celtic Harp Orchestra 20mila (con la variante 10mila se a organico ridotto). I  Tamburi di pace – Canto per l’Europa altri 12mila più Iva. Il concerto del cantautore  Calcutta sarà gratuito, ma il Comune garantirà solo le spese di allestimento del palco e della piazza. La serata musicale di  Radio Bruno infine impegnerà i soliti 15mila euro più Iva.
Immediata la censura politica.  Pier Luigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia, stigmatizza la scelta del sindaco: «Così tanti soldi per un palinsesto di poche sere, pur con artisti famosi, non è produttivo. Meglio sarebbe stato incentivare le band di giovani mantovani, e magari ripristinare il cinema all’aperto in piazza Castello, dato che le serate del Baratta sono piuttosto fuori mano e di scarso richiamo».