MANTOVA – Nuovo varco in via Cremona. O meglio, l’impianto di videosorveglianza stradale già c’era, con tanto di T-red, ma ciò che mancava era un adeguato collegamento per potere consentire alle telecamere esistenti di leggere anche le targhe delle vetture al fine di avere il controllo dei mezzi abilitati al transito. Parliamo sia dei veicoli che potrebbero avere l’assicurazione scaduta, sia di quelli che non potrebbero circolare in ragione della vetustà e della classe ecologica, secondo le normative stabilite dalla Regione. Insomma, attenzione ad avere la vettura in regola e non inquinante.
La disposizione è arrivata in questi giorni dall’assessorato di viale Fiume, che ha rilevato che si rende necessario provvedere al rilegamento in fibra ottica Ftth del varco di lettura targhe di via Cremona, per garantire una maggiore stabilità della connessione e prestazioni elevate a basso impatto ambientale, mediante cavi resistenti e flessibili poco soggetti a danneggiamento.
Il resto, nella centrale operativa della Polizia locale, lo farà un software collegato a una banca dati centrale in grado di leggere in tempo reale se all’autoveicolo corrispondano i dovuti pagamenti dei premi assicurativi; violazione, in difetto, che viene severamente punita dal codice della strada con una sanzione che può variare da circa 800 sino a oltre 3mila euro. Non si mettono a repentaglio i punti della patente per questo tipo di infrazione, ma si può incappare a seconda dei casi anche nel sequestro della vettura.
L’amministrazione comunque valuta anche l’aspetto ambientale, oltre a quello relativo al codice. Ossia il contenimento dei “catorci”, ritenuti fortemente responsabili delle emissioni di Co2 e di micropolveri tanto nei veicoli a benzina Euro zero, quanto nei veicoli diesel sino alla classe Euro4 – come previsto dalla Regione nei momenti di maggiore inquinamento e allerta.
L’incarico di collegamento è stato assegnato alla Mynet; infatti, l’affidamento del servizio di connessione per la trasmissione dati del Sic e del sistema di videosorveglianza su fibra ottica è stato stipulato da via Roma per un periodo di anni 5, a decorrere dal gennaio del 2018 sino al febbraio 2023. Una operazione più strategica che costosa, sostengono in via Roma, dal momento che l’impiego della fibra contiene i costi nell’ordine di appena 1.800 euro più iva.