Tentata rapina al parco: identificati 3 minori

MANTOVA  Una ragazzata che rischia di costare cara quella combinata da tre minorenni che lo scorso 29 aprile avevano aggredito un loro coetaneo ai giardini del Te nel tentativo di prendergli uno zainetto. La vittima, un ragazzino che ha poco meno di 18 anni, era stata aggredita dai tre nel pomeriggio del 29 aprile mentre si trovava nei giardini del Te. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile, gli aggressori, italiani, senza alcun precedente, e di 15, 16 e 17 anni, avrebbero accerchiato il loro coetaneo per strappargli lo zainetto che aveva a tracolla. L’altro 17enne aveva cercato di difendersi, e ne era così scaturita una colluttazione che lo aveva visto soccombere. Il giovane era poi finito in ospedale dove era stato medicato e dimesso con una decina di giorni di prognosi. Subito scattavano le indagini degli agenti della Squadra Mobile, che nell’arco di pochi giorni riuscivano a identificare i tre aggressori. Questi venivano convocati in questura insieme ai genitori. Stando a quanto emerso si tratta di ragazzini appartenenti a famiglie cosiddette normali, estranei a problematiche di disagio e degrado, e durante un colloquio con gli agenti tanto i minori quanto i genitori si sono mostrati molto collaborativi, e i primi hanno dato segno di aver compreso a pieno la gravità del proprio comportamento. Ciò non ha evitato che la loro situazione famigliare venisse segnalata ai servizi sociali, e soprattutto che la vicenda venisse inoltrata alla procura presso il Tribunale dei Minori di Brescia. L’ipotesi di reato che potrebbe essere contestata ai tre minorenni è quella di tentata rapina impropria. Trattandosi di giovanissimi senza alcun precedente va sottolineato che l’azione penale minorile privilegia in modo particolare la funzione rieducativa nel pieno rispetto della delicata fase dell’adolescenza, garantendo che il sistema penale eviti di compromettere lo sviluppo armonico della personalità e l’immagine sociale del minore.