MANTOVA “Salve, chiamiamo dall’ospedale. Sua nipote è stata male ed è stata ricoverata qui da noi. C’è bisogno di soldi per curarla. Manderemo una persona da lei per ritirare il denaro necessario”. Questa la telefonata che l’altro ieri pomeriggio è arrivata a casa di una donna di 89 anni che abita a Mantova. Una voce maschile senza particolari inflessioni le chiedeva dei soldi per curare sua nipote “che era stata male”. Non ci voleva tanto per confondere l’anziana: colta di sorpresa e preoccupata per la sorte della nipote, pensava solo a trovare il denaro necessario per le “cure” e non le passava per la testa nemmeno per un istante di essere nel mirino di un truffatore. Poco dopo qualcuno suonava alla porta di casa dell’89enne, che andava ad aprire trovandosi di fronte a una donna “incaricata” di ritirare il denaro per conto dell’ospedale. La sconosciuta si mostrava tanto convincente con l’anziana quanto lo era stato il suo complice al telefono, e così poco dopo se ne andava con 2500 euro in contanti. Quando dopo un paio d’ore scattava l’allarme, lei e il suo complice erano ormai ben lontani. Ad avvisare i carabinieri era un famigliare dell’anziana, che quest’ultima aveva infine deciso di contattare per sapere qualcosa di quella sua nipote “ricoverata in ospedale”. Ai militari inviati sul posto non restava altro da fare che raccogliere la testimonianza dell’89enne, la quale, purtroppo, risultava essere piuttosto confusa e per questo motivo non sarebbe riuscita a fornire una descrizione della truffatrice che si era presentata a casa sua qualche ora prima. I carabinieri, come tutte le altre forze dell’ordine, raccomandano sempre soprattutto alle persone anziane che vivono da sole, di non aprire agli sconosciuti, soprattutto se chiedono soldi per enti pubblici, ospedali e forze di polizia, e nel caso di chiamare immediatamente il 112.