Vaccinazioni anti-Covid: il Carlo Poma si fa in quattro

MANTOVA – Il Poma si fa in quattro per la campagna di vaccinazione anti-Covid. Saranno infatti quattro i punti di vaccinazione per quella che è la fase A e che riguarda operatori sanitari e dipendenti di strutture pubbliche e private. Oltre al punto vaccinazioni dell’ospedale di Carlo Poma di Mantova, dove l’altro ieri sono state somministrate le prime 50 dosi, a breve saranno aperti altri tre punti presso gli ospedali di Pieve di Coriano e Asola e la Rems di Castiglione delle Stiviere. Le dosi del vaccino saranno sempre consegnate e custodite nella farmacia dell’ospedale di Mantova, l’unico in cui sono presenti i maxi-frigoriferi che consentono la conservazioen dei flaconi alla temperatura che necessitano, tra -70 e -80°C. Da lì poi saranno distribuiti ai quattro punti di vaccinazione secondo il fabbisogno di ciascuno di essi. Il vaccino Pfizer una volta scongelato e messo in frigorifero a una temperatura fra -2 e -8°C resta efficacie per cinque giorni. A Mantova non ci sarebbero problemi di stoccaggio; l’ospedale Poma dispone già di 4/5 maxi-frigoriferi e altri due sono in arrivo. Per la fase A mantovana è prevista la somministrazione di circa 14mila dosi del vaccino Pfizer. Quelle consegnate l’altro ieri per il Vaccine Day, sono già finite e una nuova fornitura molto più consistente è attesa per oggi. L’eventuale consegna odierna non sarà comunque seguita dall’immediata ripartenza della campagna vaccinale; come spiega il direttore generale del Carlo Poma,  Raffaello Stradoni, «vorremmo iniziare il prossimo 4 gennaio, dopo avere individuato i vaccinatori aggiuntivi. Saranno necessari alcuni passaggi per l’abilitazione e l’addestramento mentre procederemo anche con una corretta informazione ai dipendenti». Le 14mila dosi della fase A sono destinate agli operatori sanitari pubblici e privati, ai dipendenti delle strutture ospedaliere pubbliche e private, medici di base e di guardia, operatori sanitari e socio-sanitari, dipendenti e ospiti delle Rsa dislocate sul territorio. Secondo Stradoni per portare a termine questa prima fase del piano di vaccinazione saranno necessarie 3/4 settimane. Per la fase successiva, quella della vaccinazione di massa, sono previsti altri vaccini oltre a Pfizer, quali ad esempio Moderna, che vengono comunque ritenuti molto simili a quello svizzero se non equivalenti.