Verso le Regionali 2023: il Pd si rompe nella corsa al Pirellone

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Marco Carra

Mantova Formulata la rosa definitiva dei quattro Dem (due uomini e due donne) che a febbraio concorreranno per il terzo consigliere regionale. Un seggio certo, sicuro da sempre per il Pd, che oggi è rappresentato al Pirellone da Paola Cortese, subentrata ad Antonella Forattini dopo l’elezione di questa in Parlamento lo scorso settembre. Ma Paola Cortese ha dato forfait.
Sulle schede di febbraio potranno essere iscritti i nomi di preferenza scelti fra l’ex parlamentare Marco Carra, l’attuale vicesindaco del capoluogo e assessore al bilancio Giovanni Buvoli, Cristina Soranzo di Borgovirgilio e Alice Vismarra di San Benedetto Po. Due nomi pesanti e due rappresentanti di area oggettivamente con poche chance.
Ma l’assemblea dei Dem ha evidenziato agli occhi di molti il riacutizzarsi di una manifesta e vecchia frizione all’interno del partito, che contrappone alla centralità del capoluogo la forte tradizione “rossa” della bassa suxxarese-pegognaghese, di cui Carra è oggi sicuramente il massimo e più autorevole referente.
Tramontata l’ipotesi di una corsa del primo cittadino in persona, Mattia Palazzi, deciso invece a portare a compimento il mandato in Comune, come preannunciato dalla Voce si è concretizzata la nomination del numero 2 di via Roma, sul quale pare evidente convergeranno le indicazioni dello stesso Palazzi.
Il tutto però non senza aprire nuovi capitoli problematici, laddove fosse proprio Buvoli a conseguire lo scopo alle regionali. Nell’immediato, chi riceverà la delicata delega del bilancio? E chi quella di vicesindaco? Non ultimo: chi verrà proposto come candidato sindaco nel 2025, quando Palazzi non sarà più ricandidabile per un terzo mandato? Tutti nodi che già oggi stanno arrivando al pettine.
Neanche dirlo, i grandi sforzi di Carra per ottenere la candidatura hanno creato molti malumori nel Pd provinciale; tantopiù che lo stesso ascendente dell’ex deputato parrebbe offuscato, come dimostra la pesantissima sconfitta nel suo stesso Comune, passato al centrodestra, malgrado Pegognaga fosse da sempre una notoria roccaforte del Pd. Né da meno comunque, agli occhi dei Dem, pesa il risultato delle provinciali, per il quale (soprattutto nell’area Carra) in molti responsabilizzano Palazzi, sostenitore di Borsari contro il vincente Bottani.
L’asso nella manica giocato da Palazzi, ossia Buvoli, certo scompagina i giochi di Carra, col quale si prefigura una battaglia all’ultimo voto.
Ma anche in via Roma le cose non sono più tanto pacifiche. E se è prevedibile che, in caso di successo per Buvoli, la carica di vicesindaco passerà a una donna, meno certo è capire a chi: ad Adriana Nepote, come vorrebbero i “gialli” di Iacopo Rebecchi (distanziati nel 2020 di un solo punto dal Pd), o a Chiara Sortino, unica donna Dem? E passi il vicesindaco, ma chi prenderà il posto di Palazzi nel 2025, che a questo punto parrebbe aver voluto prenotare quel posto ad Andrea Murari, senza più un pretendente Buvoli in diretta competizione?