Vertenza Eni Versalis: domani presidio Cgil, Filctem, Fiom, Filt, Fillea, Filcams sotto sede azienda all’Eur

ROMA Domani, mercoledì 26 febbraio, si terrà un presidio indetto da Cgil, Filctem, Fiom, Filt, Fillea e Filcams, davanti alla sede dell’Eni a Roma contro la chiusura degli stabilimenti di cracking di Priolo e Brindisi e per denunciare la subalternità del Governo ai voleri dell’azienda.
L’appuntamento è fissato dalle ore 14 alle ore 17, all’Eur, in via Severino Delogu angolo via Paride Stefanini. Al presidio sono stati invitati i rappresentanti delle forze politiche che ritengono necessario contrastare la scelta di Eni. Tra gli altri, hanno garantito la presenza l’on. Chiara Appendino, l’on. Anthony Barbagallo, l’on. Annalisa Corrado, l’on. Gianmauro Dell’Olio, l’on. Antonella Forattini, l’on. Antonio Misiani, l’on. Antonio Nicita, l’on. Filippo Scerra, l’on Michele Stefanazzi.

“La totale subalternità del Governo ai voleri di Eni, confermata dall’esito dei tre confronti tenuti al Mimit alla presenza del ministro Urso sulla chiusura degli stabilimenti di cracking di Priolo e Brindisi, ha fatto sì che una vertenza di portata enorme per l’intero apparato industriale italiano venisse spostata su un tavolo negoziale lontano dai luoghi della politica”, afferma il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo. “Fermare tutti gli impianti di chimica di base presenti nel nostro Paese avrà conseguenze drammatiche su oltre 20mila lavoratrici e lavoratori, e porterà a danni ingenti per tutto il sistema industriale a causa dell’ulteriore dipendenza energetica da paesi extra UE”.