Violenza in famiglia: stalker minaccia famigliari e giudice

MANTOVA Non bastava il fatto di essere stato allontanato dalla sua famiglia per minacce e stalking a moglie e figli; se l’era presa anche con il giudice civile che aveva trattato la causa che lo riguardava, finendo in carcere. Visto il suo comportamento era stata disposta una perizia psichiatrica in sede di incidente probatorio e nei giorni scorsi è stato disposto il suo ricovero nella Rems di Castiglione delle Stiviere perché gli è stato riscontrato un parziale vizio di mente. È il momentaneo epilogo di una vicenda che vede come protagonista O.P., un 48enne residente in un comune dell’Alto Mantovano. L’uomo era stato inizialmente indagato per stalking nei confronti della moglie dalla quale si stava separando, e alla quale inviava continuamente messaggi carichi di insulti che erano divenuti ben presto minacce. Il peggio però il 48enne lo dava nei confronti dei figli. In un messaggio alla ex moglie scriveva: “… è talmente bella che se non fosse mia figlia me la” farei (eufemismo). Stesso tenore minaccioso anche per il maschio, “peccato che è nostro figlio se no…” avrebbe scritto pronosticandogli una brutta fine. Ce n’era abbastanza per allontanare l’uomo dai propri famigliari ma non per arrestarlo. Questo confine veniva oltrepassato quando il 48enne passava a minacce ancora più esplicite. “Se non vedo i nostri figli faccio una strage” aveva fatto sapere alla ex moglie in un messaggio in cui oltre a minacciare lei e i ragazzi il 48enne metteva nel mirino anche il giudice del tribunale di Mantova che aveva trattato la causa di separazione disponendo anche giorni e orari in cui il padre avrebbe potuto vedere i figli. Le manette per O.P. scattavano alla fine dello scorso aprile. Visto il quadro in cui era maturata la vicenda il gip  Matteo Grimaldi disponeva nei confronti del 48enne una perizia psichiatrica che è stata trattata in sede di incidente probatorio lo scorso 28 agosto, quando il perito incaricato attestava a carico dell’indagato una parziale infermità mentale, motivo per il quale il giudice per le indagini preliminari disponeva il ricovero nella Rems di Castiglione.  (cad)