Con la serata di oggi, il Casalmaggiore International Festival sembra prendere il largo verso una dimensione che dal camerismo stretto degli scorsi appuntamenti, dove a dialogare erano due strumenti, si allarga ad organici più ampi, ad incontrare inevitabilmente ulteriori e più suggestive potenzialità timbriche ed espressive. La cornice del Santuario di Santa Maria Nascente a S. Martino del Lago – prima uscita fuori porta della programmazione – vedrà infatti esibirsi, a partire dalle ore 21.15, dapprima due tra quelli che, viste le scoppiettanti premesse delle prime serate, sono destinati ad entrare di diritto dell’albo d’oro di questa ventiquattresima edizione, fino alla conclusione affidata al magnifico Sestetto op.18 di Johannes Brahms. In apertura, infatti, sarà il Bach austero ed immensamente libero della Partita per violino solo n°3, delineata dal tedesco Laurens Weinhold, immediatamente seguita dalla Suite n°5 in do minore per violoncello solo, affidata allo straripante talento di Carlos Vidal Ballestrer. Il diciottenne spagnolo, recentemente incoronato al Concorso di Debrecen e autentica rivelazione della serata di martedì in un cortile di Palazzo Melzi al tutto esaurito, suggellerà la prima parte di serata con il terzo infuocato movimento della Sonata op.8 di Kodaly. A chiudere il concerto sarà un suggello di fiammante tardoromanticismo firmato da Nai-Yuan Hu e Tatan Huang ai violini, David Montreuil e Jeong-Hwan Yoon alle viole e Shady Darwish e lo stesso Ballester ai violoncelli, Come sempre, l’ingresso è libero.