Concerti della Domenica. Avvincente viaggio nel tastierismo barocco con Moira Michelini al Bibiena

MANTOVA L’appuntamento di domenica pomeriggio con la stagione concertistica MantovaMusica ha offerto al pubblico del Teatro Bibiena un avvincente viaggio attraverso alcuni significative pagine del tastierismo barocco. A guidare l’itinerario musicale, l’apprezzata competenza della pianista Moira Michelini con il suo recital dal titolo “Anima” che ha descritto un piacevole percorso attraverso opere di compositori del XVII e XVIII secolo che hanno operato con grande successo nel cuore dell’Europa, tra Italia, Spagna, Germania e Inghilterra. Come ha spiegato Moira Michelini presentando le opere in programma, quel fecondo periodo di transizione tra barocco e primo classicismo corrisponde alla fase di profonda trasformazione ed evoluzione degli strumenti a tastiera, dai dominanti clavicembalo e organo all’innovativo fortepiano che aprì la strada al pianoforte. Apertura di concerto, dunque, con due Sonate di Antonio Soler (1729-1783) che hanno offerto un chiaro esempio del gusto tardo barocco in cui riecheggiano spunti folcloristici iberici e l’abbondante fioritura di abbellimenti tipica della scrittura clavicembalistica. Trasparente, nella musica di Padre Soler, anche l’influenza dello stile del suo maestro Domenico Scarlatti (1685-1757) di cui Moira Michelini ha proposto tre delle numerosissime Sonate che rappresentano un punto focale della scrittura clavicembalistica e dell’opera del grande compositore napoletano che, dopo un lungo peregrinare di successo tra vari paesi d’Europa, si stabilì definitivamente presso la corte Spagnola. È con netto gusto pianistico e disinvolta scorrevolezza tecnica che la Michelini ha affrontato questo interessante programma proseguendo con una Ciaccona. di Johann Pachelbel (1653-1706) e, restando in area germanica, con sei magistrali Preludi dal 1° libro de Il Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach (1685-1750). Altrettanto pregevole la rielaborazione di Ferruccio Busoni (1866-1924) del Corale bachiano BWV 639 e l’approccio con un Largo e un Allegro alla musica di Mattia Vento (1735-1776), esponente di spicco della scuola napoletana che trovò fama e successo a Londra sia come compositore d’opere che per la sua produzione tastieristica. Col suo recital “Anima” Moira Michelini ha posto l’attenzione, dunque, anche su autori meno noti, ma non meno importanti per la storia della musica proseguendo con una significativa Sarabanda di Giovan Battista Lulli (1623-1687), compositore, ballerino e strumentista italiano che divenne una personalità di grande autorevolezza alla corte di Luigi XIV. Altra interessante citazione, un Allegro di Michelangelo Rossi (1601?-1656), allievo di Frescobaldi che si distinse, oltre che all’organo e clavicembalo, anche come abile violinista. Applausi calorosi hanno sancito il successo di Moira Michelini che, fuori programma, ha concluso il concerto in bellezza con la trascrizione di Kempff del Siciliano dalla Sonata Bwv 1031 di J. S. Bach.