Il Festival de Musique accende Menton

MENTONE (Francia) La musica, il borgo, il mare. Dall’immediato dopoguerra, a Menton si ripete, puntuale, il miracolo di mezza estate : il Festival de Musique della città, glorioso appuntamento che negli anni ha richiamato sulle pietre del Parvis della Basilique de Saint Michel Archange la storia del concertismo mondiale, da Benedetti Michelangeli a Gilels, da Rostropovich ai grandi quartetti d’archi. Qui, ad un passo dal confine italiano (pensateci, voi che siete diretti verso il ponente ligure: a pochi minuti da voi vi attende uno spettacolo dei cinque sensi, dove suggestione richiama suggestione, non importa se siete neofiti o musicomani), il Direttore Artistico Paul Emmanuel Thomas sta mettendo mano agli ultimi preparativi prima di tagliare il nastro e salpare verso l’edizione numero 73 di questa avventura nella bellezza. Da qualche anno, ormai, il Festival è sceso dalle strette scale della città vecchia per ramificarsi in una programmazione tripartita: i concerti più prestigiosi, irrinunciabilmente collocati di sera, sul sagrato del Parvis, con lo skyline della costa e il rumore del mare a contrappuntare l’ascolto, accanto a quelli, in pomeridiana, dedicati ai giovani volti del panorama musicale, nel salone del Palais de l’Europe. Infine, ultima creatura nata anche per fronteggiare le restrizioni dovute alla pandemia, la (duplice) programmazione dedicata alle contaminazioni tra linguaggi e mondi: i concerts-promenade al Parc du Pian e, sul mare, gli appuntamenti “Off” all’Esplanade des Sablettes. Una città che vibra in ogni suo angolo attraverso un Festival che ha saputo reinventarsi catalizzando via via un pubblico sempre più eterogeneo. Il prossimo 29 luglio, sul Parvis, sarà Natalie Dessay ad inaugurare la parata di stelle che continuerà senza soluzione di continuità fino al 13 agosto. Appuntamenti di spicco, tra gli altri, sono quelli con il clavicembalo incantato di Christophe Rousset, il 3 agosto, alla guida del suo ensemble, con il pianoforte di Pierre Laurent Aimard, il 5 agosto, atteso traghettatore di un programma tra summa classica e avanguardie, e con la lezione di camerismo che, il 6 agosto, il violino di Daniel Lozakovich e il pianoforte di Alexandre Kantorow impartiranno sul tracciato del trittico Brahms, Schumann, Franck. Il 9 agosto, saranno scintille quelle che scoccheranno Fazil Say Patricia Kopatchinskaja, rispettivamente pianoforte e violino dall’immenso estro. Il gran finale è affidato alla voce sontuosa di Matthias Goerne, accompagnato dalla Camerata RCO., delegazione del Concertgebow di Amsterdam.

Tra i protagonisti degli eventi collaterali, una rosa di delizie tutte da ascoltare : tra le altre, Béatrice Berrut, Kim Bernard, Paul Lay, e il doppio dittico formato da Geneviève Laurenceau, con David Kadouch e da Victoria Shereshevskaya e Rena Shereshevskaya.

Elide Bergamaschi