CERESE Di questi tempi decidere di mandare in scena un concerto di piazza rappresenta sicuramente un grande impegno a livello organizzativo, ma anche un atto di coraggio e generosità nei confronti della comunità, cui si offre spettacolo e divertimento in un momento in cui ce n’è davvero tanto bisogno. Una scelta che l’Amministrazione e la Pro Loco di Borgo Virgilio hanno portato avanti anche quest’anno organizzando la VII edizione de “La Notte delle Stelle”, il tradizionale concertone di fine estate con i cantanti che hanno scritto pagine indimenticabili della musica italiana. E a giudicare dalla risposta della gente – piazza Aldo Moro, nonostante la temperatura sembrasse più autunnale che estiva, era gremita in ogni suo posto – la “sfida” è stata ancora una volta vinta. Prima di dare il via alla kermesse, accessibile solo a chi era provvisto di biglietto e green pass – il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti è salito sul palco per ringraziare tutti i volontari che si sono adoperati per garantire l’allestimento in sicurezza dell’evento, evitando assembramenti e accompagnando gli spettatori nei posti assegnati. I primi ad esibirsi sono stati gli Anima Lucio, con i musicisti che hanno condiviso il percorso artistico del grande Battisti, meticoloso e rivoluzionario gigante della canzone italiana che ha sempre avuto come fondamento principale l’assoluto rispetto per la musica. I tre hanno riproposto, nell’ordine, Fiori rosa fiori di pesco, Un’avventura, 7 e 40, Il nostro caro angelo, I giardini di marzo, Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi, La canzone del sole, Il tempo di morire, Mi ritorni in mente e Il mio canto libero, autentici capolavori che come una colonna sonora hanno accompagnato intere generazioni a partire dagli anni ’70 del Novecento. Per la prima volta c’è stato spazio anche per il cabaret con il Duo Idea, coppia di musicisti e comici formata da Daniele Mignatti e Adriano Battistoni salita alla ribalta grazie alla partecipazione alla trasmissione televisiva Zelig che ha permesso agli spettatori di immergersi in un cocktail di canzoni e gags spiazzanti. I mille di Cerese sono infine stati rapiti dall’intensità e dalle qualità vocali e interpretative di Antonella Ruggiero, artista di fama internazionale dal repertorio eterogeneo per cultura e provenienza, già voce e co-fondatrice dei Matia Bazar, gruppo che ha poi lasciato nel 1989 per intraprendere una carriera da solista altrettanto densa di soddisfazioni. La Ruggiero, accompagnata dal pianista Roberto Olzer e dal tastierista Roberto Colombo, ha esordito con Amore lontanissimo, motivo giunto secondo al Festival di Sanremo 1998. Sono seguiti altri brani famosi del suo straordinario repertorio, come Aristocratica, Per un’ora d’amore, Echi d’infinito, Stasera che sera, Controvento, Vacanze Romane e Ti sento. Infine l’omaggio a Fabrizio De Andrè, genovese come lei, con La Canzone dell’amore perduto e Creuza de Mä, e alla PFM con Impressioni di settembre. Performance che le è valsa gli applausi scorcianti e la standing ovation dell’infreddolito – ma incantato – pubblico di Cerese.
Matteo Vincenzi