Musica in Corte 2023: un filo conduttore con Bergamo e Brescia, capitali della Cultura italiana 2023

CREMA Con l’organizzazione della Pro Loco di Crema, il supporto dell’Associazione Popolare Crema
per il Territorio e la direzione artistica del violinista Alessio Bidoli, dal 30 maggio al 20 giugno
,si svolgerà la quarta edizione del festival “Musica in Corte a Crema” diventata ormai un
appuntamento fisso per chi vuole riscoprire, ogni martedì alle ore 21.00 , attraverso concerti di
musica classica , il patrimonio artistico-architettonico di quattro tra le più belle dimore storiche di
Crema che, esclusivamente per questa occasione, apriranno il loro cortili.
I quattro eventi vedranno impegnati : il Trio Mariozzi (30 maggio) con brani per clarinetto,
violoncello e pianoforte di Brahms, Beethoven e Rota ; Gaetano Di Bacco e Giuliano Mazzoccante
(6 giugno), con un repertorio per sassofono e pianoforte della prima metà del ‘900 di Decruck,
Milhaud, Creston e Gershwin ; Leonardo Colafelice (13 giugno) con parafrasi di opere di Verdi,
Rossini, Bellini trascritte per pianoforte da Liszt ; Massimo Spada e il quartetto d’archi costituito
da David Romano, Matteo Baldoni, Carlotta Libonati e Alessio Pianelli (20 giugno) con brani di
Rachmaninov e Taneev.
Filo conduttore delle quattro serate sono alcune composizioni di Gaetano Donizetti a conferma della
vicinanza artistica di Crema con Bergamo e Brescia capitali della cultura italiana 2023.
“L’iniziativa di quest’anno, ha commentato Il presidente della Pro Loco Vincenzo Cappelli, apre
ancora una volta la possibilità di partecipare a quattro esaltanti momenti di grande musica, proposti
dal Direttore Artistico Alessio Bidoli.
Il programma presenta una variegata offerta musicale raccordata alla città di Bergamo – Brescia
Capitali della Cultura italiana 2023, entrambe le città accumunate con Crema per quasi quattro
secoli, sotto il governo di Venezia.
Inserita nel suggestivo scenario dei nobili palazzi seicenteschi di Crema, famosi per la città e pieni
di fascino per i tanti turisti che la visitano, la manifestazione potrà esaltare e catturare sonorità
amiche, interpretate da virtuosi musicisti di fama internazionale.
Grazie alla sponsorizzazione dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio, queste quattro
serate potranno trasformarsi in un vero e atteso evento per tutta la nostra città.”
Per questa quarta edizione abbiamo organizzato diversi eventi che aiuteranno il pubblico a scoprire
nuovi linguaggi sonori – ha dichiarato il direttore artistico Alessio Bidoli. Nel primo concerto potremo
ascoltare con Vincenzo Mariozzi “ il clarinetto”, strumento cardine dell’omonimo Trio che
comprende Francesco Mariozzi al violoncello e Eugenia Tamburri al pianoforte. Il Clarinetto deve
la sua fortuna alle stupende composizioni che gli sono state dedicate da alcuni autori che si sono
innamorati del suo timbro tra cui appunto Brahms, Beethoven e Rota che con le loro tre composizioni
copriranno un arco temporale che va dal ‘700 al ‘900; con Gaetano Di Bacco, accompagnato al
piano da Giuliano Mazzoccante, il protagonista sarà “ il sassofono” che potremo apprezzare in
una serie di brani che comprendono, sia una versione davvero inusuale della bellissima sonata di
Gaetano Donizetti originariamente per oboe e pianoforte, sia la celeberrima Rhapsody in Blue,
capolavoro assoluto di George Gershwin; Leonardo Colafelice ci riporterà con i suoi virtuosismi
all’Opera, che nell’Ottocento, soprattutto in Italia, era uno dei grandi riti sociali, attraverso trascrizioni,
parafrasi, fantasie su temi operistici italiani di Franz Liszt; infine Massimo Spada al pianoforte,
David Romano, Alessio Pianelli con i giovani Carlotta Libonati e Matteo Baldoni, con i loro
strumenti ad arco ci porteranno, dopo un omaggio a Gaetano Donizetti, alle atmosfere russe con
una gran varietà di stili, atteggiamenti, sonorità, emozioni e prospettive che, attraverso il loro
alternarsi, concorreranno a creare brani di estrema complessità e di ascolto godibilissimo”.
Come tutti gli anni, oltre ad un programma artistico di grande qualità, altro indiscusso punto di forza
della rassegna, è la piacevole “sorpresa” che coglie ,sia chi presenzia per la prima volta , sia chi
riscopre dopo un anno alcuni tra i più bei cortili dei palazzi nobiliari di Crema che per l’occasione
vengono messi a disposizione della musica e aperti al pubblico:
Palazzo Benzoni.
I Benzoni fissarono le loro dimore in questa zona, già dal XIII secolo, solo con Nicolò (1448) si hanno
notizie sull’edificio.
Il Palazzo acquista l’aspetto attuale sul 1627 per decisione del Conte Roberto Benzoni. Nel 1795
con la morte di Luigi Benzoni cessò la proprietà del Palazzo da parte dell’illustre famiglia. Passato
di proprietà divenne quindi sede dell’Ospedale degli Esposti e successivamente adibito a vari usi,
fino all’attuale sede della Biblioteca Civica. Imponente il portale e sapientemente affrescate le sale
al primo piano.
Palazzo Marazzi.
Dal 1422 di proprietà della famiglia Vimercati passò di mano nel Seicento della famiglia Scotti, nel
1815 diventa osteria, poi albergo e infine dal 1843 sede della compagnia di diligenze che collegava
Crema con Milano e Lodi, ospitando tra gli altri Giuseppe Garibaldi. Nel 1917 la vedova dell’ultimo
proprietario, lo vendette al conte Fortunato Marazzi deputato alla Camera e senatore del Regno che
ripristinò l’originaria funzione di palazzo residenziale dove ancora oggi vivono i suoi eredi.
Palazzo Premoli Pozzali.
Il Palazzo Patrini fu edificato a fine 600 ad opera di Domenico Patrini, antica famiglia cremasca.
Passato di mano dalla famiglia Patrini ai Benvenuti e quindi ai Premoli, fu acquistato nel 1974 dalla
famiglia Pozzali. La grandiosa e imponente costruzione quadrangolare, presenta un ampio ingresso
sormontato da un grazioso quanto elegante balcone sotto cui è posta una enorme aquila, simbolo
di potenza e prosperità. Maestoso anche il portico a cinque arcate, che dà accesso allo scalone
d’onore e alle stanze del piano superiore.
Palazzo Terni de Gregory.
Il più significativo esempio di palazzo barocchetto a Crema. iniziato per volontà del conte Nicolò
Maria Bondenti nel 1698 per certificare il nuovo status nobiliare recentemente raggiunto dalla
famiglia, prende il nome dalla famiglia de Gregory, originaria di Terni, che si trasferì a Crema alla
fine del XII secolo.
Palazzo Polenghi (già Zurla), risalente al Seicento, passato di mano da nobili cittadini e ora di
proprietà della famiglia Polenghi. La nobile dimora si trova nella via dedicata a Giovanni Bottesini il
celebre contrabbassista, compositore e direttore d’orchestra ottocentesco e vanto della città di
Crema che gli ha dato i natali. Il palazzo fu la casa per alcuni anni della famiglia Bottesini.
I concerti, organizzati dall’Associazione Pro Loco di Crema, sono tutti a ingresso gratuito fino a
esaurimento dei posti disponibili.
info: www.prolococrema.it
stampabidoli@gmail.com