Successo per l’ironia sul presente di Luca Bizzarri al Sociale

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Mantova Annunciato dagli squilli delle trombette, illuminato dai fuochi artificiali e contrappuntato dai poderosi scoppi di petardo profusi in piazza Cavallotti e paurosamente uditi anche all’interno del teatro Sociale, domenica sera è salito sul palco del nostro Massimo il comico Luca Bizzarri, nel piccante monologo “Non hanno un amico”, quasi a voler contribuire in diretta alla festa per la neopromozione in serie B del Mantova. Su una scena spoglia, microfono in mano stile “assemblea studentesca o collettivo auto-convocato”, l’attore genovese, noto ai più per l’appartenenza al “Duo Luca e Paolo” con Paolo Kessisoglu, ha sciorinato una buona ora di spettacolo al pubblico, accorso in gran numero a testimoniargli affetto e simpatia.
Nel testo, scritto in collaborazione con Ugo Ripamonti ed ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media, numerosi i punti toccati dal Bizzarri. Spesso in merito ai (voluti) limiti del politically correct e anticipati dalla felice premessa che “le battute del comico non tolgono diritti” : dal raffronto generazionale (tema caro anche ad altri artisti affacciatisi alla ribalta cittadina nel corso dell’anno), qui trattato anche con gustosi ripescaggi autobiografici, alla immancabile pandemia Covid, illustrata sotto l’ottica delle insopportabili conseguenze della coatta, perdurante convivenza famigliare ( e fortunamente scansata dai single). Fino alle incredibili (e purtroppo) autentiche vicissitudini quotidiane che appaiono sulla chat, terribile strumento di testimonianza della pochezza umana. Non poteva mancare la satira rivolta alla politica, unidirezionale e inequivocabilmente indirizzata agli esponenti dell’attuale Potere, espressa talvolta con un “pericoloso” sarcasmo. Alla fine, convinti e lunghi gli applausi dal divertito pubblico.