MANTOVA Il suono limpido, la fluida scorrevolezza del fraseggio, l’appassionata espressività di Isabelle Faust e la lucida, versatile attitudine comunicativa dell’Orchestra da Camera di Mantova hanno regalato al pubblico del Teatro Sociale un evento di eccellente livello e avvincente partecipazione. Il secondo appuntamento della stagione concertistica Tempo d’Orchestra 2021/22, sabato sera, ha avuto nella celebre violinista tedesca una splendida protagonista che, oltre a ad offrire una chiara prova di quel puro talento di solista che la colloca ai vertici del prestigio internazionale, ha saputo dialogare e integrarsi con innata spontaneità con le pregevoli qualità dell’Ocm. Decisamente affascinante ed emotivamente coinvolgente si è rivelata l’intensa interpretazione di Isabelle Faust del Concerto funebre per violino e orchestra d’archi di Karl Amadeus Hartmann (1905-1963). Scritto nel 1939 e sostanzialmente rivisto nel 1959, esprime la disperazione intellettuale e spirituale determinata dall’oppressione nazista utilizzando la toccante voce del violino in forma di canto accorato, a cui si contrappone una energica sezione ricca di dinamismo e tratti virtuosistici volti a suggerire un clima di speranza. Un’opera interessante che Isabelle Faust predilige, come dimostra la sua registrazione discografica, e che ha interpretato con grande attenzione e appropriato sentimento. Altrettanto positivo si è rivelato il connubio con l’Ocm nell’esecuzione del Rondò in do magg. per violino e orchestra K 373 di W. A. Mozart (1756-1795) reso in tutta la sua piacevole scorrevolezza e raffinato gusto di intrattenimento. Bravissima Isabelle Faust nello sfruttare le sue magistrali doti tecniche e lo splendido suono dello Stradivari “Belle Addormentata” del 1704, sorretta da una ammirevole capacità di esprimere l’ampia gamma di emozioni, dal lirismo al più acceso tratto virtuosistico. Significativa la scelta del fuori programma, per nulla scontato, con i delicati suoni sovracuti di un breve Capriccio di George Rochberg (1914-2005). Meritatissimi i lunghi applausi che il pubblico, giustamente entusiasta, ha riservato anche all’Orchestra da Camera di Mantova, guidata con solida competenza e coinvolgente entusiasmo da Olari Elts. Il direttore estone ha saputo dosare con sapienza le caratteristiche timbriche e la consolidata compattezza dell’Ocm dando vita a una visione opportunamente viva e colorita di due opere di F. J. Haydn (1732-1809): la Marcia per la Reale Società dei Musicisti Hob VIII: 3bis e la Sinfonia n. 104 in re magg. “London” Hob.I:104. Toni accesi e giusta tensione tra le sezioni dell’orchestra hanno caratterizzato la guida di Olari Elts, particolarmente apprezzata nella lettura delle varie coloriture sonore, dell’incalzante svolgimento di temi e del gusto della sorpresa che impreziosiscono quest’ultima Sinfonia scritta da Haydn. Serata di vero successo, dunque, per la 29° stagione concertistica Tempo d’Orchestra, con una star del violino come Isabelle Faust e l’ennesima prova d’eccellenza dell’Ocm, in un Teatro Sociale finalmente aperto al grande pubblico. (gmp)