MANTOVA L’associazione La Corte dei Poeti dedica un pomeriggio di studi alla figura del grande poeta mantovano Umberto Bellintani e, straordinariamente, intitola a lui il Premio Nazionale di Poesia Terra di Virgilio, sesta edizione 2020. Il Premio è parte integrante di Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio la cui sesta edizione prenderà il via proprio con l’omaggio al poeta di Gorgo.
Il convegno si svolgerà lunedì 7 ottobre con inizio alle 17.30 presso l’Aula Magna Isabella d’Este in via Giulio Romano 13 a Mantova. Protagonisti del pomeriggio di studi saranno: Giovanni Pasetti, consigliere del Comune di Mantova delegato alla Cultura, che interverrà nella sua veste di scrittore; Silvio Ramat, saggista e poeta, professore emerito di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Padova; Gianfranca Lavezzi, presidente del Centro per gli Studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università degli Studi di Pavia con la relazione dal titolo “L’approdo pavese di Umberto Bellintani, ‘raffinato uomo di popolo’”; Nicoletta Trotta, responsabile gestionale del Centro per gli Studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università degli Studi di Pavia con l’intervento dal titolo “Tra le carte di Umberto Bellintani al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia”; Maurizio Cucchi, poeta, critico e traduttore; Angelo Lamberti, poeta e drammaturgo; Rita Bellintani, figlia di Umberto.
Coordinerà i lavori Lucia Papaleo, presidente de La Corte dei Poeti che leggerà anche un breve intervento scritto di Suzana Glavaš, italianista, docente di lingua croata all’Università L’Orientale di Napoli, che curò l’edizione di poesie di Bellintani Se vuoi sapere di me (Poiesis Editrice, 2006). Umberto Bellintani, nella sua lunga carriera di poeta, pubblicò le sue opere con illustri editori come, tra gli altri, Vallecchi e Mondadori. Fu anche apprezzato disegnatore. Nel 1954 Eugenio Montale scrisse del poeta di Gorgo: “Bellintani, che vive in campagna, è un raffinato uomo di popolo, uno di quei poeti che sembrano essere saltati dalla Bibbia e da Omero ai più astrusi lirici stranieri conosciuti solo attraverso le traduzioni”.
Più tardi, nel 1995, Maurizio Cucchi nel Profilo di Umberto Bellintani inserito nell’antologia Poesia italiana del Novecento scrisse: “Bellintani è un poeta di ruvida violenza espressiva. […] Il suo mondo parrebbe quello di una realtà sprofondata nella terra, ma dove il poeta legge qualcosa che la oltrepassa, qualcosa di arcano […] Bellintani possiede un’insolita capacità di adeguare il verso, di adattarlo al mutante ritmo e ai contrasti della vicenda, di variarlo secondo gli strappi dell’emozione”. L’incontro sarà a ingresso libero.