“Venere che benda Amore” arriva a Palazzo Te

MANTOVA Grande emozione per l’apertura della cassa speciale contenente l’opera d’arte, domani l’inizio della mostra al pubblico, presso palazzo Te: “Tiziano. Venere che benda Amore”, a cura di Claudia Cieri Via e Maria Giovanna Sarti, nell’ambito del progetto espositivo “Venere Divina. Armonia sulla terra”, che si protrarrà fino al 12 dicembre.
E proprio all’armonia rappresentata dalla dea e dalla bellezza del dipinto di Tiziano ha fatto riferimento il direttore di Fondazione palazzo Te Stefano Baia Curioni, commentando l’arrivo del capolavoro giunto da Galleria Borghese, ricordando che nel 2018 fu ospitata nella dimora gonzaghesca anche l’ “Annunciazione” dello stesso artista, posta in dialogo con quella astratta realizzata da Gerhard Richter. Un altro segnale di ripartenza, insomma, nel quale la cultura è protagonista.
Comprimari del dipinto, descritti per la prima volta da Scipione Francucci, sono un altro cupido e le due ninfe Dori e Armilla, una con le frecce, l’altra con l’arco. La scena nella storia è sempre rimasta di ostica interpretazione: nel Novecento, basandosi su fonti letterarie, si fece riferimento alle “Metamorfosi” di Apuleio, in cui Venere punisce Amore per essersi innamorato di Psiche, requisendogli le armi, mentre il richiamo neoplatonico identifica nei due cupidi l’amore passionale e l’amore divino, rappresentati da Eros e Anteros. Le letture successive, tenendo conto delle espressioni dei personaggi raffigurati, proposero chiavi di lettura differenti, con un rimando all’ “Educazione di Cupido”, che sta per compiere le sue prime imprese, colpendo i mortali con le frecce, spargendo passione e innamoramento.
L’esposizione del quadro, che si concluderà il 5 settembre, rientra nell’iniziativa composta da tre mostre e una serie di appuntamenti, che esplorano il mito di Venere come rappresentazione del senso di rinascita dall’antichità fino ai tempi moderni. A corredo dell’evento, infatti, sarà proposto un programma pubblico dedicato alla dea, con performance e momenti artistici negli spazi del palazzo e dell’Esedra, ripensata con nuovi arredi.
La terza tappa del progetto partirà il 12 settembre, con la mostra “Venere. Natura, ombra e bellezza”, indagherà le origini del mito e la sua creazione. Ilperf