Un libro per scoprire un mondo ancora da raccontare, Magris presenta la sua ultima fatica

MANTOVA – È uno degli scrittori che più hanno lasciato il segno nella nostra cultura e non è, dunque un caso che l’ultima avventura di Claudio Magris – “Croce del Sud. Tre vite vere e improbabili” (Mondadori) – sia un’opera che scrive una nuova avventura ma senza perdere quel senso di continuità con il passato.
«In questo libro l’interesse per le cose trova quasi un’esasperazione – ha spiegato l’autore in diretta streaming incalzato dalle domande di Alberto Rollo -. Si tratta di un libro dove non ho inventato nulla e questo grazie alla grandezza delle tre vite descritte, perchè mi hanno toccato per il loro mistero». Tre personaggi che non solo solo i protagonisti dell’ultima opera di Magris ma che sono anche uno spaccato della storia passata, dei tasselli fondamentali dei loro stessi racconti che finiscono con il divenire essi stessi storia. Uno, che si distingue per il suo coraggio e bizzaria, è l’autore della prima grammatica bulgara che, trasferitosi in Patagonia sposa la figlia del capo della popolo locale, ha con lei dei figli e poi, deceduta la moglie, si sposa nuovamente. Un uomo che si caratterizza per il suo non essere solo avventuriero ma anche antropologo e studioso del luogo in cui si stabilisce. Secondo protagonista del romanzo è poi un avvocato di metà ‘800 che arriva a Santiago per poi dichiararsi re: qui viene arrestato per poi tornare in sella ad un somaro per poi redigere una costituzione dai tratti decisamente particolari. A chiudere il cerchio è una suora del Monferrato che ha dedicato la sua vita alle persone massacrate dalla barbarie: una donna che per Magris è un personaggio epico, in grado di affrontare ogni difficoltà.
Tre vissuti diversi che sono forse, però la grandezza del libro di Magris: uno scritto dove dall’incontro tra i piccoli centri abitati ed i grandi e sconfinati paesi nascono persone dall’apparato leggendario. Un’opera che insegna che «del mondo in cui viviamo c’è ancora tanto da raccontare».