ROMA (ITALPRESS) – Il Misery Index di Confcommercio, l’Indice del Disagio Sociale, ad agosto 2020 si è attestato su un valore stimato di 21,9, in ridimensionamento di 2,6 punti rispetto a luglio.
“Pur se in miglioramento, la situazione è connotata da molti elementi di fragilità, con una ripresa che appare ancora non particolarmente diffusa e che stenta a estendersi a molti settori dei servizi, soprattutto quelli ricettivi, della ristorazione e per la fruizione del tempo libero – spiega Confcommercio -. La quota di lavoratori il cui reddito è sostenuto dalla cassa integrazione e dai fondi di solidarietà, principalmente tra coloro che operano nelle piccole imprese, rimane elevata. Non vanno, però, trascurati i segnali gli importanti segnali di vitalità del sistema espressi dalla ripresa della fiducia tra imprenditori e famiglie e crescita dell’occupazione indipendente”.
Il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,7%, in diminuzione di un decimo di punto su luglio. Il dato riflette un ulteriore recupero dei livelli occupazionali (+83mila unità su luglio) associato ad una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-23mila unità in termini congiunturali).
“Seppure nel confronto con febbraio rimangano ancora gap importanti (-359mila occupati e +69mila disoccupati), il mercato del lavoro sembra avviato ad una “normalizzazione”, almeno per quanto riguarda la distribuzione tra le forze di lavoro e gli inattivi – sottolinea l’associazione di categoria -. Includendo una parte dei sottoccupati tra i disoccupati, fermo restando il complesso delle persone presenti sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione risulta più elevato di 2 punti (11,7%) ed in aumento rispetto a luglio”.
(ITALPRESS).
“Pur se in miglioramento, la situazione è connotata da molti elementi di fragilità, con una ripresa che appare ancora non particolarmente diffusa e che stenta a estendersi a molti settori dei servizi, soprattutto quelli ricettivi, della ristorazione e per la fruizione del tempo libero – spiega Confcommercio -. La quota di lavoratori il cui reddito è sostenuto dalla cassa integrazione e dai fondi di solidarietà, principalmente tra coloro che operano nelle piccole imprese, rimane elevata. Non vanno, però, trascurati i segnali gli importanti segnali di vitalità del sistema espressi dalla ripresa della fiducia tra imprenditori e famiglie e crescita dell’occupazione indipendente”.
Il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,7%, in diminuzione di un decimo di punto su luglio. Il dato riflette un ulteriore recupero dei livelli occupazionali (+83mila unità su luglio) associato ad una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-23mila unità in termini congiunturali).
“Seppure nel confronto con febbraio rimangano ancora gap importanti (-359mila occupati e +69mila disoccupati), il mercato del lavoro sembra avviato ad una “normalizzazione”, almeno per quanto riguarda la distribuzione tra le forze di lavoro e gli inattivi – sottolinea l’associazione di categoria -. Includendo una parte dei sottoccupati tra i disoccupati, fermo restando il complesso delle persone presenti sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione risulta più elevato di 2 punti (11,7%) ed in aumento rispetto a luglio”.
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