Bozzolo: al “Don Mazzolari” 28 posti per sub acuti ma è polemica

BOZZOLO Gli ospedali si preparano ad eventuale seconda andata di emergenza Covid, anche alla luce dell’impennata di contagi degli ultimi giorni, e lo fanno aumentando i posti letto presenti sul territorio riorganizzando le funzioni in tutti i nosocomi presenti nella provincia, Bozzolo compreso. Ma se da un lato la necessità di affrontare il problema non viene messa in dubbio, dall’altra non mancano in paese timori e perplessità circa la decisione di adoperare anche il don Mazzolari come struttura Covid quando questo nasce come struttura di riabilitazione ad alta intensità mettendone così a rischio, questa la preoccupazione, la funzione primaria fino ad oggi rivestita.
Proprio questo è il tema che in queste ore viene più discusso in paese, sia tra semplici cittadini che non: 28 sarebbero, infatti, i posti per sub acuti destinati al nosocomio bozzolese. Un numero, questo, letto come una contraddizione da molti dal momento che l’ospedale – non nato come struttura per acuti ma come, appunto, riabilitativa – dovrà farsi carico per il 65% di posti Covid.
Il timore è, infatti, quello che la funzione riabilitativa rimangano in subordine rispetto a quella che era l’indicazione iniziale e gli impegni presi nei mesi scorsi e poi sottoscritti.
Il desiderio dei bozzolesi sarebbe, insomma, che il carico fosse meglio suddiviso tra tutti i nosocomi mantovani senza stravolgere le normali attività di una solo struttura già negli anni ampiamente danneggiata