Dal basamento del pennone spunta una scritta di Mussolini ed è polemica

RONCOFERRARO  – Roncoferraro Anche il semplice restauro di un pennone risalente a più di ottant’anni fa (il più alto del Mantovano, ndr ) – facente parte del percorso generale di restauro del patrimonio storico locale tra monumenti, cippi, effigi e stemmi avviato dall’amministrazione comunale di Roncoferraro – può diventare tema di scontro politico. Tutto nasce dopo le recenti operazioni di pulizia del basamento marmoreo del medesimo pennone, dal quale sono riaffiorate delle vecchie scritte, sbiadite dal tempo, quasi cancellate dalla storia. Non scritte qualunque, ma celebrative dei caduti roncoferraresi durante la Prima guerra mondiale, dove si fa riferimento ad arditi e legionari con tanto di elogio “firmato” da Benito Mussolini. A sollevare la questione, con un post al vetriolo su Facebook, è stato l’ex sindaco  Federico Baruffaldi , oggi tra i banchi della minoranza. «Con i nostri soldi si restaura un cippo di tal fattura, davanti ad una scuola elementare, a fianco alla chiesa e all’uscita dell’oratorio, in bella vista per le centinaia di ragazzini che vi transitano e senza alcuna contestualizzazione storica». L’attacco si consuma così: «Suona ironico che chi promuove queste iniziative abbia giurato sulla Costituzione e sia stato eletto democraticamente. Mi auguro quantomeno che su quel pennone non si pensi di innalzare una bandiera italiana». La replica del sindaco  Sergio Rossi , sollecitato dallo stesso Baruffaldi a fornire chiarimenti, non s’è fatta attendere. «Constato per l’ennesima volta che qualsiasi cosa, anche la pulizia di un monumento, può divenire il pretesto per creare aloni sinistri e strumentali sull’operato dell’amministrazione – commenta il primo cittadino -. Amareggia riscontrare questo atteggiamento polemico a prescindere, teso unicamente ad alimentare sospetti sull’operato altrui, proprio da chi si è distinto per una legislatura divisiva. Altro non mi sento di aggiungere, anche perché stiamo veramente parlando del nulla. Tuttavia voglio rassicurare Baruffaldi: nessuna rievocazione nostalgica da parte di questa amministrazione, che a differenza sua non scava trincee ma cerca di fare del proprio meglio nell’interesse dei cittadini. Altri interventi dello stesso genere sono già programmati a Cadè e a Barbasso, mentre sempre nel capoluogo si sta pensando di riqualificare l’area che accoglie il monumento dei Caduti ai piedi del municipio, sempre nell’ottica di ripristino del decoro urbano».

Matteo Vincenzi