“Dal Mincio al Don”, il ricordo a Roncoferraro dei Caduti in Russia

RONCOFERRARO – Una delle tragedie più dolorose, che non sembra avere mai fine, anche per via degli effetti che ancora oggi scontiamo, come la recente scoperta di una fosse comune a Kirov con i resti di tanti italiani. Una vicenda – una delle tante – che “marchia” l’immane dramma della Campagna di Russia 1941-43 che inghiottì 95mila nostri soldati. A Roncoferraro, nell’ambito di “Tempo di Rimembranze”, ovvero le celebrazioni novembrine promosse dal Comune, un posto d’onore sarà dedicato proprio questo sabato ai paesani caduti in Russia. Per ricordarli, è stata organizzata alle ore 9.30 presso l’Auditorium del Santuario della Pieve dei Due Pozzi di Barbassolo una cerimonia storico-commemorativa dal titolo “Dal Mincio al Don”. Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato  Domenico Morandi  del Gruppo di Ricerca dei Caduti e Dispersi in Russia con sede a San Giorgio di Mantova, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Sezione di Roncoferraro, l’Istituto Comprensivo di Roncoferraro e il Comitato Manifestazioni di Barbassolo. Partendo dall’Archivio di Unirr (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia), sono stati individuati i 39 nomi di nati – tra il 1907 e il 1922 – a Roncoferraro appartenenti prima al CSIR (Corpo di spedizione italiano in Russia) e successivamente all’ARMIR (Armata italiana in Russia) che dall’estate del 1941 in poi, partirono per raggiungere il fronte russo. Una campagna militare che si trasformò in tragedia: ancora incerti i numeri dei caduti e dei dispersi perlopiù provenienti dalle regioni del Nord Italia. Tanti, troppi, non tornarono più… ferite ancora aperte nelle famiglie che li ricordano nel fiore sciupato dei loro giovani anni. Questo l’elenco dei trentanove caduti roncoferraresi in Russia:  Altemani Duilio, Battisti Marino, Bazzi Angelo, Benatti Guido, Bergamini Dino, Bianchi Giacomino, Bonazzi Pietro, Borghi Oreste, Borsari Luigi, Cavicchioni Dino, Cortellazzi Dialma, Falconi Ugo, Ferrari Giuseppe, Ferretti Romano, Ghisi Ermete, Goldoni Ermete, Gualtieri Gino, Guernieri Domenico, Iori Dino, Malavasi Aldo, Marastoni Enrico, Marchini Giuseppe, Margonari Mario, Merlotti Enzo, Minari Orfeo, Morini Guido, Morselli Pericle, Pinotti Ciro, Prandi Verardo, Previdi Nereo, Quarantini Cesarino, Ravelli Alfieri, Rigattieri Severino, Righi Osvaldo, Rizzati Egidio, Sacchi Romeo, Scarpari Iviano, Sguerzoni Luigi e Zambreri Luigi.  L’ufficio anagrafe del Comune di Roncoferraro, e in special modo l’istruttore  Daniela Spanevello , ha effettuato ulteriori ricerche nell’archivio storico comunale (tra cartellini e atti di nascita) per ricostruire le parentele utili a far ritrovare gli “eredi” e i familiari di quei giovani, in alcuni casi ormai trapiantati altrove, in altri territori. Ricerche andate a buon fine per 27 dei 28 nominativi. L’unica eccezione riguarda Bruno Braguzzi, classe 1915, nato a Bagnolo San Vito, ma residente a Governolo di Roncoferraro, insignito della Medaglia di bronzo. Braguzzi aveva una sorella,  Elisabetta , anche lei vittima della Storia, in quanto uccisa da una mitragliata aerea nell’allora “Piccolo Rifugio dell’Incoronata” a Curtatone e ogni anno viene ricordata dalla Fondazione Malagutti onlus di Curtatone. Per gli altri roncoferraresi nati in Comuni limitrofi, e caduti in Russia, la ricerca è ancora aperta. Alle famiglie dei 28 Caduti, di cui si è riuscita a costruire la parentela, verranno consegnati ulteriori dati relativi alla loro scomparsa, reperiti sulle banche dati di Onorcaduti e di UNIRR.

Matteo Vincenzi