Il giramondo reverese Eric Benedusi è tornato a casa: “Ma non mi fermo qui”

bene

Revere Quasi cinque anni in giro per il mondo, dopo avere lasciato la sicurezza di un lavoro come tecnico informatico per lanciarsi in un sogno coltivato da tempo: il globetrotter reverese Eric Benedusi ha fatto ritorno a casa, e più precisamente all’abitazione dei suoi genitori, che da qualche tempo risiedono a Castiglione, chiudendo un percorso iniziato nell’agosto del 2017 in Islanda, ma con la ferma intenzione di andare avanti, sia pure in un modo diverso.
«In settembre pubblicherò un libro sulla mia esperienza – ci dice – e fino a fine anno sarò in giro per l’Italia a presentarlo e a raccontare il mio viaggio. Cosa farò dopo? Sicuramente metterò a frutto le conoscenze accumulate in questo viaggio per costruirmi un lavoro che mi consenta di girare ancora il mondo. Questa volta non da un ostello all’altro ma stabilendomi temporaneamente in una nazione americana o asiatica e facendo ritorno ogni anno in Italia. Ma ogni cosa a suo tempo: ho diverse idee in mente ma le svelerò in seguito». Sui contatti accumulati da Eric pochi dubbi visto che al suo arrivo a Verona, ultima tappa del suo viaggio che ha ricompreso anche un “cammino di Santiago” al contrario, ha trovato amici provenienti da San Francisco e da alcune zone del Messico, per festeggiarlo: «Per certi versi sono diventato cittadino del mondo – ci spiega – Il mio viaggio si autofinanziava con lavori che svolgevo nel paese in cui mi trovavo temporaneamente. Questo mi ha fatto capire che, forse, si può vivere bene anche in un modo diverso da quello in cui siamo sempre stati abituati».