La Protezione civile “Vergilius” festeggia 20 anni

HINTERLAND – La Protezione civile “Vergilius” compie vent’anni, anzi venticinque se si considera che i soci fondatori hanno iniziato a prestare la loro opera di aiuto nel 1997, in occasione del terremoto in Umbria e nelle Marche. A seguito della piena del Po, avvenuta nel 2000, i volontari hanno proseguito nel loro impegno. Il “grande passo” due anni più tardi, quando la Vergilius entra ufficialmente nel Registro regionale e nel Dipartimento Nazionale. Il presidente Vanni Vecchi, al tempo incoraggiato da Alberto Amista, ha voluto ripercorrere le tappe principali della storia del gruppo partendo dalla sua fondazione, avvenuta nel 2002, quando proprio all’indomani della piena del Po, si rese conto della necessità di organizzarsi e strutturarsi in modo organico e specialistico per poter affrontare gli eventi calamitosi. Un punto di partenza e non di arrivo. La prima convenzione, tutt’oggi in vigore, avviene con il Comune di San Giorgio (oggi accorpato a Bigarello) e, in seguito, con Castel d’Ario e Villimpenta. Un bacino di quasi ventimila abitanti. «Partita con 7 soci fondatori, di cui 2 oggi non più tra noi ma che ricordiamo con affetto, la nostra associazione negli anni è cresciuta anche grazie ai contributi della Provincia che hanno consentito di dotarci di divise, DPI, attrezzature e del primo automezzo per fronteggiare le emergenze – ricorda il presidente Vecchi -. La logistica è la peculiarità della Vergilius, che si occupa principalmente dell’allestimento e della gestione dei Centri operativi comunali (Coc) e dell’attività di sostegno per i soccorritori e per la popolazione colpita». Fondamentale è la stretta collaborazione forgiatasi con Enti locali, scuole (dove annualmente viene promossa l’educazione all’“Autoprotezione”), forze dell’ordine, vigili del fuoco e Croce Rossa. «Lo scopo è anche quello di offrire loro un supporto efficace, senza sottrarre tempo ed energie ad altri interventi. Amministrando con parsimonia i contributi – prosegue Vecchi – siamo riusciti a dotarci di un secondo automezzo, dopo di che, in forza del contributo della comunità mantovana e dei tre Comuni convenzionati, nel 2022 ne è arrivato anche un terzo: un pick-up dotato di attrezzature e carrello». La Vergilius conta attualmente 35 volontari operativi, tutti regolarmente iscritti nei registri regionali, oltre a 3 piloti proprietari di aeromobili abilitati nelle attività di ricognizione. La vita associativa è una grande famiglia e la Protezione civile un’esperienza di umanità in grado di fortificare le persone. Proprio come avviene alla Vergilius.

Matteo Vincenzi