L’Arci Birillistica guarda al futuro con il nuovo direttivo

MARMIROLO – L’Arci Birillistica cambia direttivo e guarda al futuro: concluso il mandato dell’ex presidente Giovanni Bompieri, il testimone è passato ad un gruppo di marmirolesi più giovani intenzionati a non lasciare scomparire una realtà storica del paese, da sempre punto di aggregazione e per molte persone del paese.
Una nuova squadra che ora punta a promuovere, quando la pandemia lo permetterà, tante e nuove iniziative: «Per un breve periodo lo spazio è rimasto sostanzialmente inattivo, e la prospettiva era che le attività cessassero del tutto. Insieme a un gruppo di amici affezionati a quella realtà ci siamo sentiti in dovere di provare a continuare a tenere in vita il circolo, e così ci siamo avviati in questa avventura».
Il nuovo direttivo, insediatosi a gennaio. è composto da Stefano Fontana (presidente), Matteo Baraldi (vicepresidente), Gianluca Grespi (segretario), Fabio Crescini, Andrea Garosi, Mattia Giannelli e Paolo Stefanini. La sede si trova all’interno di uno spazio comunale a fianco dell’area feste data in convenzione alle associazioni di Marmirolo e consta di un bar con annesso giardino e di alcune piste per i birilli, oltre ad una per le bocce. «Da un lato – spiega ancora Fontana – vogliamo continuare ciò che è stato fatto in passato, a cominciare ovviamente dal gioco dei birilli. D’altro canto, siamo persone diverse rispetto a quelle che gestivano il circolo in precedenza e l’attività si incentrerà anche altrove. In primis ci apriremo al mondo della musica, grazie all’esperienza mia e di Matteo nel settore. La nostra idea è quella di un salotto culturale che organizzi eventi a tema e che accolga tutti. Altri progetti riguardano la sistemazione della pista per le bocce, attualmente in disuso, e l’installazione di un canestro per giocare a basket. Si tratta di progetti in divenire». Soddisfatta anche l’assessore allo sport Elena Betteghella: “Siamo contenti che il nuovo direttivo voglia portare avanti una serie di innovazioni senza dimenticare le tradizioni».