“Lucente luna d’acciaio per senni e oggetti perduti”, le opere di Buttarelli in mostra

CASALMAGGIORE Inaugura oggi alle 17 presso il Museo Diotti “Lucente luna d’acciaio per senni e oggetti perduti”, la nuova mostra dello scultore casalasco Brunivo Buttarelli. In questo interessante percorso espositivo tredici sculture inedite compongono un ciclo tematico preciso, pur nella compiuta autonomia formale di ciascun pezzo. Infatti, alla base di questa personale, ispirata a uno dei maggiori poemi del Cinquecento, l’incontro, in occasione della Biennale di Scultura di Soncino, con Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale e poi con Tania Di Malta, poetessa, e Giuseppe Langella, professore di Letteratura Italiana all’Università Cattolica di Milano.
L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto è dunque divenuto il tessuto narrativo che pone in dialogo il lavoro artistico di Buttarelli e l’opera poetica degli autori che si riconoscono nel Manifesto del Realismo Terminale (2014). A questi lo scultore, avvertendo l’affinità tematica con la propria ricerca artistica, ha chiesto un componimento da cui potesse scaturire un commento o una semplice suggestione legata ad ogni singola opera, «creando – per citare le parole dello scultore – un abbraccio artistico poetico».
Nella mostra e nel catalogo le opere sono affiancate dai componimenti poetici di Guido Oldani, Giuseppe Langella, Tania Di Malta, Emanuela Gelmini, Francesco Sainato, Izabella Teresa Kostka, Annachiara Marangoni, Beppe Mariano, Alessandra Vinotto, Pino Canta, Angelo Francesco Puma, Marco Bruni, Stefano Giorgio Ricci e Stefano Torre. Inoltre, è allestita al primo piano del Museo la piccola mostra collaterale “Dalla Terra alla Luna”, curata da Valter Rosa comprendente, fra l’altro, due incisioni originali di Hogarth e Goya, nonché libri illustrati di Gustave Doré, Jules Verne e Camille Flammarion.
Lorenzo Costa