PIEVE DI CORIANO – Pieve di Coriano (Borgo M.no) Dopo anni di promesse non mantenute è il momento di iniziare a inserire soldi e progettualità per l’ospedale di Pieve di Coriano: questo l’appello dei sindaci dell’Oltrepò che denunciano una grave situazione di sofferenza per il nosocomio, legata soprattutto all’assenza di personale. Dopo un incontro, nei giorni scorsi, con i vertici di Asst, venerdì pomeriggio all’Hub di Quistello i sindaci illustreranno la situazione anche ai consiglieri regionali e ai parlamentari mantovani.
La situazione di sofferenza ci è stata descritta ieri dal sindaco di Borgo Mantovano (e presidente del Consorzio Oltrepò) Alberto Borsari e dall’assessore (nonchè rappresentante del Comitato di Tutela dell’Ospedale) Daniela Besutti: «Allo stato attuale – ci hanno detto – dei 210 posti letto accreditati ne funziona poco più della metà, comunque molti di meno rispetto ai circa 180 di soli 5 anni fa. Inoltre il reparto di cardiologia è passato in cinque anni da dieci medici a solo due: questa è l’anticamera di un ridimensionamento del nosocomio che va in totale contraddizione rispetto all’odg che sei anni fa era stato approvato all’unanimità in consiglio regionale, in cui si parlava testualmente di mantenimento al primo livello dell’ospedale e di potenziamento in vista di una classificazione come “Interregionale”».
Promesse che, secondo i sindaci, sono rimaste sulla carta: «Mentre il territorio – ha aggiunto Daniela Besutti – ha risposto compatto: comuni, associazioni, comitato si sono mossi e hanno portato risorse e attrezzature in un ospedale che, ad oggi per fare un esempio, non ha ancora una risonanza magnetica». Secondo il territorio servono quindi soldi, progettualità e personale per dare ossigeno all’ospedale e, soprattutto, che si parta da un rafforzamento del reparto di cardiologia: «Sarebbe importante – ha aggiunto Borsari – ma sarebbe anche solo il primo passo per una seria azione di rafforzamento e di sostegno all’ospedale».