PEGOGNAGA E’ partita da Pegognaga la campagna referendaria a favore del Sì ai cinque quesiti, quattro dei quali riguarda il mondo del lavoro e annessi diritti dei lavoratori. Ad organizzare il primo incontro pubblico il Comitato per il Sì del Basso Mantovano, sostenuto dal parlamentare Pd regionale Marco Carra. “Più diritti e più tutele per le lavoratrici e i lavoratori. Più sicurezza nei luoghi di lavoro” è stato il tema trattato da Michele Orezzi segretario generale Cgil di Mantova. Il quale ha definito la campagna iniziata «Un’operazione di rieducazione alla democrazia. Dobbiamo raggiungere il quorum, dare un segnale importante su temi essenziali che cambieranno la narrazione della politica al governo. Usciamo dalle nostre bolle e cerchiamo di portare più persone al referendum: è un appuntamento di cittadinanza e dovere civico. Bisogna riacciuffare la democrazia, parlare ai giovani, che in troppi emigrano all’estero, sui diritti, sul futuro possibile e che dobbiamo migliorare insieme. Con questi referendum non risolveremo il gravissimo problema delle morti sul lavoro, che dovrebbe essere la priorità quotidiana di chiunque stia al governo, ma daremo un segnale forte e chiaro». Da parte sua Carra a proposito di Jobs Act fortemente voluto da Matteo Renzi nel 2015, così si è espresso «Sono felice che il mio partito abbia rimesso a posto quel percorso che, con mia grande sofferenza, non ho condiviso allora non partecipando al voto in Aula e non adeguandomi alla maggioranza. Era una questione troppo seria e che avrebbe avuto conseguenze pesanti, come poi è accaduto. Si è determinato un grande scollamento con il mondo dei lavoratori e di chi li rappresenta. Quindi, molto bene la posizione della segretaria Schlein. Occorre avere l’umiltà di riconoscere l’errore che il Pd ha compiuto nel 2015 e andare avanti. Una forza di sinistra deve stare vicina al mondo del lavoro, anche da un punto dì vista sentimentale. Credo che in questi quattro referendum relativi al lavoro stia la modernità e cioè nel tornare a tutelare i diritti di tutti i lavoratori e battersi perché chi sta indietro possa avere vita dignitosa». Sono altresì intervenuti per il Comitato del Sì, Emma Ghidetti (Arci Casbah), Elia Scanavini (Anp), Lida Daolio (Spi Cgil Lega del Trifoglio).