Ponte di San Benedetto: incertezza nel territorio e silenzio dai soggetti coinvolti

SAN BENEDETTO – Mentre il territorio si interroga sull’ennesima puntata di una telenovela dal copione peggiore possibile, la settimana entrante potrebbe essere decisiva per il futuro del cantiere per il nuovo ponte di San Benedetto. Tuttavia se c’è un elemento che caratterizza tale situazione quello è sicuramente il silenzio; silenzio di cui si sono lamentati molto i rappresentanti territoriali più vicini ai cittadini come i sindaci e che è stato stigmatizzato a più riprese dal Comitato “Vogliamo il Ponte” che sabato scorso ha lanciato un duro “j’accuse” nei confronti di Toto, Provincia e anche Regione Lombardia.
Tutto resta dunque appeso alla possibilità che tra Palazzo di Bagno e Toto possa aprirsi uno spiraglio di trattativa dopo la decisione di quest’ultima di portare in tribunale l’ente provinciale; ma anche se l’ottimismo è stato palesato da ambienti vicini alla Provincia, nei territori c’è invece fortissima preoccupazione che questa situazione di stallo rimanga tale anche per molte altre settimane. Come del resto aveva ricordato domenica il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, «come si può avere ottimismo alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi?». Il malcontento sta montando sempre di più non solo a San Benedetto ma anche nei paesi limitrofi tanto che pure a Bagnolo San Vito si sta valutando se creare un comitato sulla falsariga di quello attivo nella cittadina polironiana. Si attende, ma se questa settimana dovesse passare senza risposte il rischio dello stallo è concreto.