Ponte Marino, la protesta: il sindaco distribuisce volantini agli automobilisti

VILLA POMA (Borgo M.no) «Cinque anni di chiusura, cinque anni di disagi, cinque anni di parole. Basta! Vogliamo il ponte!»: la protesta dell’amministrazione di Borgo Mantovano per la situazione di ponte Marino fa un passo in avanti, e le parole che avete appena letto sono state stampate dal sindaco Alberto Borsari su alcuni cartelli affissi al ponte, e su una serie di volantini che ieri mattina, insieme al vicesindaco Sergio Faioni, ha distribuito agli automobilisti di passaggio, Una protesta civile ma fermissima per denunciare una situazione di stallo che da ormai un loustro crea non pochi problemi alla circolazione lungo la statale dell’Abetone.
Ricordiamo che ponte Marino è stato chiuso parzialmente a causa dei danni provocati dal sisma del 2012, e dall’agosto 2017 è soggetto a un senso unico alternato che crea code e rallentamenti lungo la statale: «Non ne possiamo più – tuona Borsari – Ritardi continui, promesse di intervento costantemente disattese, con disagi ben visibili quotidianamente nel nostro territorio e con un ponte che sta peggiorando inesorabilmente il suo stato. Mi risulta che solo pochi giorni fa Anas si sia attivata per gli espropri necessari al realizzo del by-pass che impedirà di chiudere la circolazione durante l’intervento sul ponte, segno che siamo ancora molto indietro. Basta con le parole: è ora di realizzare immediatamente il progetto avallato dalla nostra amministrazione con by-pass e subito dopo i lavori sul ponte principale. Non possiamo perdere altri mesi e anni dietro questa vicenda».
La maggior parte degli automobilisti è rimasta sorpresa nel vedere un volantinaggio di protesta condotto da un sindaco con tanto di fascia tricolore ma tutti coloro che ieri mattina sono transitati sul ponte hanno ricevuto volentieri il volantino e espresso solidarietà all’amministrazione. Il problema di ponte Marino, di fatto una struttura con una ventina di metri di campata che scavalca il canale Fossalta, sembrava di rapida soluzione ed è invece lentamente affondato in una palude di ritardi di fronte alla quale nemmeno l’interessamento del parlamen to – con un’interrogazione presentata da Anna Lisa Baroni, allora deputato di Forza Italia – è riuscito a imprimere l’accelerazione necessaria.