CURTATONE L’avvenire delle imprese che fanno produzione suinicola Dop al centro del convegno “Genetica dei prosciutti Dop, quale futuro per la filiera?” in programma domani in sala consiliare a Curtatone (l’evento si svolgerà in presenza con possibilità di seguirla in videoconferenza).
L’incontro nasce dall’esigenza di fronteggiare un provvedimento ministeriale che riguarda tutta la produzione suinicola: tutte le aziende che desiderano far parte dei due principali consorzi di produzione Dop – il San Daniele e il Prosciutto di Parma – devono chiedere ed ottenere l’approvazione anche della linea genetica femminile dei suini, precedentemente non inserita nel disciplinare di produzione. Ciò che è a rischio è, dunque il futuro di tutta la filiera di produzione suinicola; diventa quindi doveroso porre questa situazione alla massima attenzione pubblica e degli addetti ai lavori e soprattutto trovare una soluzione.
Su 25 richieste di autorizzazione della linea femminile e maschile, il Ministero delle politiche agricole tramite il Crea ha dato un preavviso di bocciatura a 23 richieste senza dare spiegazioni approfondite. Pare che solo Anas (Associazione Nazionale Allevatori Suini) e un’altra azienda del nord siano stati ammessi. Questo significa che più dell’80% dell’attuale produzione di animali destinata alla produzione Dop suina, rischia di sparire a meno che non si adeguino in meno di un anno, come prevede il decreto ministeriale.
Con questo convegno Assosuini chiede dunque al ministro Patuanelli di fermare la procedura e di ridiscutere la situazione, sedendosi ad un tavolo comune per capire meglio modalità e soprattutto tempistica. Un primo incontro col ministero si è tenuto nei giorni scorsi e, ad eccezione dei due direttori dei maggiori consorzi Dop (San Daniele e Parma), tutte le altre aziende hanno richiesto di ridiscutere e rinviare questa decisione.
Valentina Gambini