Roncoferraro, commissariata la sezione della Lega: “Ce lo aspettavamo”

Il segretario provinciale Carra: “Decisione inevitabile”

RONCOFERRARO Una decisione annunciata, per certi versi scontata. La segreteria provinciale della Lega ha commissariato la sezione di Roncoferraro per aver contravvenuto alle direttive in vista dell’imminente campagna elettorale che vogliono il Carroccio in coalizione con le altre forze politiche di centrodestra: Forza Italia e Fratelli d’Italia. Come si ricorderà, la segretaria di sezione  Claudia Serafini  – attuale consigliere della nuova maggioranza scaturita a metà 2017 dopo la rottura del sindaco  Federico Baruffaldi  con il suo ex partito, il Pd – aveva deciso insieme al marito Franco Carreri di appoggiare la ricandidatura del primo cittadino. «Ce lo aspettavamo – commenta Carreri – ma restiamo convinti della bontà della nostra scelta, anche perché la lettera con la quale ci viene comunicato il commissariamento presenta un’inesattezza, in quanto Baruffaldi ha tagliato qualsiasi legame con il Pd». Carreri dice di sentirsi tutt’ora il «rappresentante morale della Lega di Roncoferraro» ritenendo che sulle alleanze «dovrebbero decidere i referenti locali e non quelli provinciali». Pronta la replica del segretario provinciale  Antonio Carra , che questa mattina sarà a Roncoferraro insieme al commissario designato  Manuel Pignatti  per incontrare i referenti politici di Fi e Fd’I: «Spiace doversi ripetere, ma l’appoggio a tempo determinato all’attuale sindaco di Roncoferraro, ovviamente concordato con la sezione locale, era nato unicamente per evitare il commissariamento del Comune e per fare sì che venissero ultimati alcuni interventi sul territorio. Un accordo che si sarebbe esaurito con la fine del mandato, sennonché i nostri referenti locali hanno deciso di sposare la linea di Baruffaldi, che Pd o non Pd non si è mai discostato dalla sinistra». Altro aspetto su cui Carra eccepisce è la rivendicazione della sezione locale di poter decidere la strategia in materia di alleanze. «Qui non stiamo parlando delle linee programmatiche, ma di indirizzo politico; e quando questo non è condiviso è la segreteria provinciale che interviene (anche a malincuore, come nel caso di Roncoferraro, ndr), altrimenti si rischia l’anarchia. È nostro intendimento costruire una struttura aperta e permeabile sul territorio e riuscire, nel contempo, a coniugare i partiti storici del centrodestra in una lista di discontinuità con chi ha amministrato in questi anni».  (m.v.)