ASOLA – C’è aria di tempesta all’ospedale di Asola, dove gli operatori del reparto di odontostomatologia sono pronti ad incrociare le braccia bloccando di fatto il servizio. Motivo della “chiamata alle armi” da parte del sindacato Cobas: il mancato pagamento degli stipendi dei mesi di giugno, luglio e agosto.
Il tempo sta per scadere, fa sapere il sindacato autonomo: se entro martedì prossimo non arriveranno risposte, gli operatori sono pronti a scioperare e il sindacato stesso si muoverà nella direzione dell’ingiunzione di pagamento dopo oltre tre mesi senza ricevere lo stipendio.
All’interno dell’ospedale di Asola infatti tutto il reparto di odontostomatologia è affidato alla ditta esterna Dmc Dental, che ha sede a Monza. Gli operatori che vi prestano servizio sono dieci in tutto: quattro assistenti alla poltrona e due impiegati amministrativi direttamente alle dipendenze di Dmc; quattro medici che invece sono titolari di partita iva ma vengono comunque pagati da Dmc Dental. Per tutti e dieci i lavoratori l’ultimo stipendio, spiega il sindacato Cobas, risale allo scorso mese di maggio.
Il perché si sia venuta a creare tale situazione non è ancora chiaro. «Alcuni dipendenti – spiega il sindacalista Cobas Saverio Confetti – già diversi giorni fa si sono rivolti ad un avvocato e due giorni dopo si sono rivolti anche al nostro sindacato. L’avvocato incaricato ha già inviato una lettera all’azienda mettendola in mora e chiedendo sia il pagamento degli stipendi entro giovedì prossimo sia il perché di questo blocco. Finora però dall’azienda non sono arrivate risposte. Proprio per questo, se alla volta di lunedì o martedì non riceveremo segnali chiari, siamo pronti a scioperare e a partire con ingiunzioni di pagamento. Pagamento che, beninteso, se non verrà eseguito da Dmc, sarà a carico di Asst che ha appaltato il servizio all’azienda monzese».
Dmc Dental quattro anni fa gravitava nell’orbita delle società della dottoressa Paola Canegrati, finita nella bufera (oltre che in arresto e già più volte condannata) per tangenti e corruzione nell’ambito degli appalti dei servizi odontostomatologici in parecchi ospedali lombardi. Dopo l’arresto e i processi Dmc ha proseguito la propria attività senza ripercussioni di sorta.
Aggiornamento
Nella giornata odierna una nota riguardo a questa vicenda è stata diramata da Asst Mantova che precisa che “si sta adoperando con l’azienda appaltatrice per verificare la situazione al fine di garantire la continuità del servizio e di dirimere anche la controversia relativa alle mensilità arretrate, confidando nella possibilità di individuare a breve le opportune soluzioni”.