Torre della Gabbia, primi collaudi dell’ascensore

Già entro l’anno potrebbe entrare in funzione

MANTOVA Entra nella fase decisiva la ristrutturazione della Torre della Gabbia, il manufatto medievale che l’amministrazione ha deciso di rendere nuovamente fruibile a fini turistici e paesaggistici. Dopo i lavori compiuti sul “belvedere”, sta per entrare nella fase decisiva anche l’utilizzo dell’impianto di ascensione nel cavedio della torre duecentesca. Un impianto che ha richiesto un ulteriore sforzo da parte dell’amministrazione pesato in circa 300mila euro. Una spesa necessaria, come ripetutamente sottolineato dal sindaco  Mattia Palazzi e dall’assessore ai lavori pubblici  Nicola Martinelli, dal momento che all’interno della torre sono stati rinvenuti preziosi disegni e scritte murali di età medievale e signorile, che adesso potranno essere visibili al pubblico che si recherà sulla terrazza panoramica attraverso l’apposito ascensore le cui pareti sono interamente vetrate.
In queste ore si sono consumate le ultime procedure sugli impianti. All’ingegnere Alessandro Peluso di Valsamoggia (Bologna) è stato conferito l’incarico professionale del servizio di valutazione, analisi dei rischi e calcolo del performance level della torre per un importo complessivo di 7.485 euro. Nel contempo, è stata approvata l’offerta dalla società Eco Certificazioni spa di Faenza per la verifica di conformità e collaudo dell’ascensore per un importo di 14.518,31 euro, iva compresa.