Viadana – Cavatorta: “Recuperare il patrimonio esistente”. Entra nel vivo il nuovo Pgt d

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Viadana Riduzione del consumo di suolo, qualificazione del tessuto residenziale e dello spazio pubblico, promozione delle attività lavorative, ricostruzione del rapporto fra l’abitato, la campagna e i grandi corridoi fluviali: questi i pilastri su cui poggerà, a livello strategico, il nuovo Piano di Governo del Territorio. Un documento entrato di fatto nella “fase 3” e il cui complesso iter, iniziato nel 2019 e messo in standby dalla pandemia, ha visto un importante passaggio nella delibera di giunta votata giovedì sera.
Una netta inversione di tendenza rispetto alla visione dell’ultimo Pgt approvato nel 2008 e che mirava invece ad allargare i confini delle zone residenziali. La variante al Pgt 2008 è iniziata nel 2019 con l’avvio al processo d’elaborazione dei contenuti e dei relativi documenti connessi, insieme alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione di Incidenza. L’esecutivo ha dunque ripreso il percorso della variante generale, in primis nominando le nuove figure di riferimento all’interno del proprio organico.
Ora dopo la conclusione della Fase 0 (preparazione), la Fase 1 (orientamento) e la Fase 2 (elaborazione) è partita la Fase 3 (adozione approvazione). In agenda spazi di confronto con la cittadinanza e, più in generale, i soggetti competenti e i portatori d’interesse che si declineranno in momenti di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni, tramite l’organizzazione e il coordinamento delle conseguenti iniziative mediante avvisi di convocazione, secondo un calendario che sarà pubblicato sul sito e sull’app dell’Ente.
«L’obiettivo – afferma il sindaco Nicola Cavatorta – è togliere aree edificabili e rigenerare il patrimonio esistente, in controtendenza con i Pgt degli ultimi decenni in cui si puntava più alla quantità che alla qualità di chi risiede e lavora. I cittadini viadanesi e le realtà del territorio saranno ulteriormente coinvolti nelle fasi successive». Sul tema interviene anche l’assessore all’ambiente Alessandro Cavallari: «Il Pgt 2023 elimina aree di trasformazione, quindi riduce di fatto gli impatti sull’ambiente rispetto alle previsioni precedenti, mira alla riduzione del consumo di suolo e incentiva azioni di rigenerazione urbana. Il quadro generale da cui derivano le scelte strategiche del Pgt 2023 è senz’altro indirizzato da una notevole attenzione ai temi ambientali e alla ricerca di strategie e tattiche di rigenerazione del territorio già urbanizzato, e non prevede azioni a forte impatto ambientale», conclude l’assessore.