VIADANA Nel proprio bilancio di fine anno, il sindaco Nicola Cavatorta si è soffermato anche sul tema della sicurezza, facendo una doverosa distinzione tra sicurezza reale e percepita. Una riflessione aperta ricordando l’impegno teso ad implementare il numero di agenti di polizia locale in organico a Viadana, aspetto sul quale gli esecutivi locali che si sono succeduti a partire dal 2015 hanno sempre prestato particolare attenzione.
«Dal 2015 ad oggi, tra le priorità delle ultime amministrazioni comunali, vi è sempre stata quella di implementare il numero degli addetti alla sicurezza nel nostro Comune, tanto da impegnare l’ufficio personale con la predisposizione e pubblicazione di tre concorsi per le assunzioni di agenti della polizia locale negli ultimi quattro anni. L’ultimo di tali concoersi è stato preparato in condivisione col Comune di Casalmaggiore, ente col quale, unitamente al Comune di Dosolo, sono in essere convenzioni, da poco rinnovate, utili allo svolgimento dei servizi di pattugliamento coordinati durante le manifestazioni e nelle frazioni nord. Ad oggi – ricorda Cavatorta – contiamo 13 agenti assunti in organico, numero che rappresenta il più alto nella storia del corpo a Viadana».
E poi sul sistema di videosorveglianza comunale: «In questi ultimi nove anni sono state più che triplicate le telecamere, andando a migliorare l’impianto di videosorveglianza. Sono circa 130 ad oggi e tutte collegate, oltre che al comando della polizia locale, anche con l’Arma dei Carabinieri, svolgendo un’importante mansione utile alle indagini. Questo nuovo impianto, frutto di investimenti anche grazie all’utilizzo di risorse derivanti da bandi regionali, ha un valore di alcune centinaia di migliaia di euro. Nel 2024 sono state installate le telecamere nella zona del pontile gestita dalla Società Sportiva Canoe e agli ingressi dei cimiteri di San Matteo, Cizzolo e Viadana centro».
Il sindaco prosegue con un’ulteriore riflessione: «Non confondiamo però la sicurezza generale di un Comune con alcuni più o meno gravi episodi relativi ad un certo disagio giovanile, di cui tanti operatori si stanno occupando non senza difficoltà; dalla scuola alle parrocchie, dalle società sportive ai servizi sociali. Le famiglie da sempre hanno il compito primario dell’educazione e di intercettare le problematiche adolescenziali. I dati esposti annualmente dalle forze dell’ordine indicano sì il permanere di alcuni reati, ma anche il calo di tanti altri. Con questo – puntualizza Cavatorta – non voglio di certo dire che i problemi non ci siano, ma che tanto è stato fatto e tanto è in programma di fare, accettando il contributo di tutti e cercando di incidere sull’informazione, sulla formazione nelle scuole e sulla prevenzione. Nelle ultime settimane – conclude il primo cittadino – è uscito l’avviso pubblico per l’adesione al gruppo degli assistenti civici, attivo nel nostro Comune dal 2017 e di supporto alla polizia locale».