MANTOVA Persiste l’alta pressione assicurando giornate per lo più soleggiate, nebbia notturna, pomeriggi più miti e tanto inquinamento. C’è però la svolta. Da giovedì un nucleo perturbato alimentato da correnti meridionali farà il suo ingresso nel Mediterraneo provocando un peggioramento di stampo autunnale, attivo sull’Italia settentrionale da venerdì pomeriggio a domenica mattina. Sul mantovano sono attese piogge piuttosto abbondanti, comprese fra i 25 millimetri delle zone a nord della provincia e i 10/15 a sud del Po. È questa, in sintesi, la tendenza meteo per una settimana che metterà un punto alla pesante situazione di inquinamento che grava sull’area padana da più di due settimane.
Per ora, poche o nessuna novità almeno fino a mercoledì. Il cielo rimarrà per lo più poco nuvoloso, banchi di nebbia notturni e nel primo mattino con temperature attorno allo zero nelle ore più fredde e fra 10 e 12 gradi in quelle diurne. Da giovedì avremo invece più nubi, con cielo a tratti coperto e temperature pomeridiane un po’ più contenute. Tempo analogo venerdì, quando il soffio del libeccio e dello scirocco porteranno le temperature minime oltre i 5 gradi.
Nel pomeriggio-sera di venerdì inizierà a piovere, inizialmente in modo lento e sporadico. La parte più attiva della perturbazione transiterà nella notte successiva e nella mattinata di sabato, giornata in ogni caso pienamente perturbata. Poca è la neve attesa in quota. Nel vicino veronese i tiepidi venti sciroccali faranno scendere la pioggia almeno fino ai 1700 metri. Solo nella parte finale dell’evento perturbato un po’ di neve riuscirà a scendere fino ai 1300 metri. Un parziale miglioramento arriverà solo domenica con il ritorno di un po’ di sole nel pomeriggio, seguito da un certo calo termico nei giorni successivi.
Il quadro termico che accompagnerà il peggioramento sarà autunnale, con temperature comprese fra 7 e 10 gradi.
Buone notizie, quindi, per la qualità dell’aria, destinata a migliorare, come pure il ritorno delle piogge.
In genere febbraio non è un mese piovoso. Per la statistica è anzi il mese più secco dell’anno. A Mantova cadono poco meno di 50 millimetri di pioggia, ma negli ultimi dieci anni spesso non ne sono caduti nemmeno la metà, come pure nel mese di marzo e in buona parte di aprile.
Relativamente al freddo, negli ultimi dieci anni febbraio non ha mai visto irruzioni gelide degne di nota. Unica eccezione, quanto accaduto negli ultimissimi giorni del mese nel 2018: l’arrivo del gelo russo fece scendere le temperature fino a -6° preparando il terreno ad una bella nevicata in tutta la provincia (quasi 10 centimetri di accumulo) nei giorni 1 e 2 di marzo.
A contrario, nell’ultimo decennio febbraio ci ha fatto vivere veri e propri anticipi di primavera già nella seconda metà, quando il termometro è salito più volte alle soglie dei 20 gradi. L’anno scorso la temperatura si portata fino a 18 gradi, 17° nel 2022, mentre nel 2021 salì fino a 22°, ad un soffio dal record assoluto del 1990.
Alessandro Azzoni