Scontro in Forza Italia: accolto da Tar il ricorso di Nuvolari su Baschieri

MANTOVA – Potrebbe essere solo uno “sfizio”, come aveva annunciato  Stefano Nuvolari, oppure il segnale di una “faida” interna al partito azzurro, come invece aveva insinuato  Pier Luigi Baschieri. Sta di fatto che lo scontro fra i due candidati alle amministrative di settembre, che hanno assegnato a Forza Italia un solo seggio in consiglio comunale ha preso la via del Tar, che ieri si è espresso favorevolmente al riconteggio delle schede.
Dunque, chi dei due potrà sedere con diritto sui seggi dell’aula consiliare in rappresentanza dei berlusconiani? Lo sapremo a maggio, il 12 maggio precisamente, quando lo stesso tribunale amministrativo avrà preso conto delle schede contestate all’uno e all’altro candidato, e nel caso potrà confermare Baschieri, che ad oggi risulta essere il più votato, oppure ribaltare il computo settembrino e far fare a Nuvolari l’ingresso nell’emiciclo di via Roma.
La competizione elettorale fra i due si era risolta sul filo di lana. Per Baschieri, eletto la terza volta in Comune sotto l’egida del partito azzurro, la raccolta di consensi è arrivata a 216, mentre per il suo diretto concorrente interno il bottino si è fermato a 213. Senonché questo esito non ha convinto Nuvolari, che aveva dalla sua un manifesto appoggio della segreteria cittadina, e che dai rappresentanti di lista è venuto a sapere di un numero consistente (ben 12) di schede votate a suo favore, ma bocciate dai presidenti di seggio per presunte irregolarità (per esempio, quello del nome del candidato scritto nello spazio sbagliato rientra nelle principali cause di annullamento del voto, nonostante quella stessa espressione di voto risulti inequivocabile a esprimere la volontà dell’elettore).
Dal canto suo, a fronte delle 12 preferenze negate a Nuvolari, Baschieri ne ha computate 17 a suo pro. Quanto bastava insomma per opporsi al ricorso del collega candidato e rivendicare il primato sul posto in consiglio comunale.
Ieri il presidente del Tar Angelo Gabbricci, in prima battuta, non se l’è sentita di pronunciarsi sulle sole parole dei legali, e ha accolto nel merito il ricorso di Nuvolari, differendo il pronunciamento a maggio, quando le schede contestate saranno state vagliate ed eventualmente ricomputate.