Atletica leggera – Fantastica Guarriello: oro nei 100 ostacoli

Giulia Guarriello con Emanuela Panini
Giulia Guarriello con Emanuela Panini

PESCARA Fantastica Giulia Guarriello. Che vittoria nei 100 ostacoli ai Campionati del Mediterraneo U23. E che gara. Alla vigilia si pensava a una medaglia, magari solo per allentare un po’ la pressione, o d’argento o di bronzo, ma non a quella del metallo più pregiato. E invece ecco arrivare un favoloso oro. Guarriello, la forte atleta mogliese della Guastalla Reggiolo, classe 2001, ha vinto i 100 ostacoli con il tempo di 13.27 (+1,3). Un crono strepitoso, che vale il nuovo record personale (il precedente era 13.29), il nuovo primato dei campionati ed è la terza prestazione regionale all-time per l’Emilia Romagna.
Nei giorni scorsi la francese Lea Vendome, classe 2002, con l’accredito di 13.08 era data per favorita, con lotta a tre per le altre due medaglie tra Giulia, Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), forte del 13.45 ottenuto agli Assoluti U23, e l’altra francese Celia Chausserray. Dopo una doppia partenza falsa, al terzo tentativo la corsa è finalmente partita e la mantovana, campionessa tricolore promesse, ha ingranato la marcia giusta da metà gara in avanti, tagliando il traguardo in grandissima accelerazione con 13.27 davanti a Vendome (13.57) e Besana (13.58): ed è la quinta U23 italiana di sempre. «Chiudo una stagione bellissima – afferma Giulia – con un bellissimo risultato. Oltre all’oro, è importante continuare a limare il mio personale. E’ il primo oro in maglia azzurra e sentire l’Inno di Mameli suonare per me è stata un’emozione che definire unica è poco. Avevo accanto la mia famiglia, il mio fidanzato e i miei tecnici (Panini e Bertoli, ndr): a loro devo tutto. Ringrazio anche chi mi è sempre accanto anche da lontano. Devo questo successo anche al mio mental coach (Sola, ndr) perché mentalmente ero al 100%. Volevo davvero andare a prendermi questa vittoria perché stavo bene fisicamente e di testa ancora di più. Per me è un passo importante in un’atletica di prestigio. E spero che arrivi il salto nel professionismo. Mi auguro, anche grazie a questo successo, che qualche corpo sportivo mi noti per permettermi di fare una carriera da professionista, che è il mio sogno. Dedico inoltre questa vittoria alla mia allenatrice Panini. Alla fine le devo tutto: per me è come una madre, c’è sempre. La dedico alla mia famiglia e alle mie “lepri”, le ragazze che si allenano con me. A tutti grazie».