MANTOVA Le prime due settimane di preparazione sono state archiviate. Tutto procede bene e gli Stings si allenano con l’entusiasmo tipico di inizio stagione. Manca solo la parola del campo: il primo test è previsto sabato a Ravenna. La squadra di coach Emanuele Di Paolantonio si misurerà con la Piero Manetti (Girone Rosso di serie A2). Occasione per testare la condizione e per tornare finalmente ad affrontare un avversario, anche se solo in amichevole. Il consigliere Paolo Mennini dà un suo primo giudizio sui nuovi Stings, che ha già visionato in allenamento in queste settimane. «Li vedo bene. Credo che abbiamo fatto una buona squadra. E’ un ottimo gruppo. Anche gli americani si sono subito integrati. Gente come Ghersetti o Infante fanno da leader dello spogliatoio e trascinano i più giovani. Cortese si sta riprendendo bene da un’annata difficile e quindi si vede che ha voglia. Ma tutti sono qui per mettersi in evidenza, non certo per prendere solo un contratto. Hanno motivazioni: e questo, credo, sarà fondamentale nella nuova stagione. Un esempio? James si vede che vuole fare una carriera importante, puntando magari a una prima lega. Weaver ha dalla sua l’esperienza ed è quello che stavamo cercando». Sabato c’è grande attesa per il “debutto” a Ravenna… «Ad oggi il test è confermato. Attendiamo l’esito del secondo tampone che si deve fare prima di ogni partita. Cosa mi piacerebbe vedere in campo? Nulla di particolare, è prematuro. Ora è il tempo della semina. Non possiamo pensare di andare a Ravenna, contro una squadra titolata, a raccogliere subito qualcosa. E’ un primo passo. Aspettiamo un paio di mesi prima di commentare. Intanto è importante tornare a giocare. Dopo sette mesi i ragazzi hanno voglia di stare insieme, scendere in campo e mettersi a confronto con un avversario. E’ l’occasione per testarsi. Procediamo per piccoli passi, pensiamo a crescere e a divertirci». Per ora basta così. (c)