Calcio a 5 Serie A – Il Kaos e altre 10 società contro i dissidenti

MANTOVA Alla minaccia di non partecipare al prossimo campionato, presentata con un comunicato da ItalService, Acqua&Sapone, Real Rieti, Came Dosson e Sandro Abate, infastiditi dallo stop prematuro, è arrivata la risposta degli altri 11 club di Serie A (tra questi anche il Mantova), che hanno stilato un programma triennale da presentare alla Divisione nei prossimi giorni. A grandi linee i club chiedono: che sia introdotto un protocollo sanitario chiaro che possa essere rispettato da tutti; riduzione delle fideiussioni e delle quote d’iscrizione; ripartizione dei diritti televisivi che la Lnd fino ad oggi trattiene; defiscalizzazione delle sponsorizzazioni, oltre alla creazione di un consorzio per i diritti d’immagine delle società. Nel piano triennale che le società proporranno alla Divisione ci saranno anche delle modifiche ai prossimi campionati, per contenere i costi.
Nello specifico, si pensava di proporre una Serie A divisa in 2 gironi, eliminazione della Coppa Divisione, abbassamento della lista dei giocatori a 12. «Sono molto soddisfatto di questo incontro – ha commentato il dg del Kaos  Cristiano Rondelli – . Questa è la strada giusta da intraprendere per disegnare il futuro del futsal italiano. I cinque dissidenti non mi preoccupano. L’unione fa la forza. Per rafforzare il movimento bisogna inventarsi qualcosa e soprattutto darsi delle regole. Abbiamo 150mila tesserati. Questo non è uno sport di nicchia».
E chissà che nelle prossime ore possa arrivare anche una risposta ai dissidenti da parte del presidente della Divisione Calcio a 5  Andrea Montemurro. «La risposta ce l’aspettavamo da subito – conclude Rondelli – . Montemurro non è intervenuto perché evidentemente ha altro a cui pensare. Ci aspettiamo che qualcuno prenda in mano la situazione. Le rotture interne alla Divisione si stanno riflettendo sulle società».