Calcio a 5 Serie A2 – Ricordi: “Saviatesta, torneremo in A e resterò qui”

Titon e Ricordi
Titon e Ricordi

MANTOVA Fino ad oggi, del Saviatesta, si è sempre parlato come una macchina da gol (ne ha segnati 31 in sei partite). Ma c’è anche chi i gol li evita. E’ Enrico Ricordi, la saracinesca biancorossa, tornato a Mantova dopo un anno in esilio a Catania e Pescara, dove ha affrontato il Saviatesta da avversario. Dopo le vicende societarie della società abruzzese, Enrico ha deciso di fare ritorno in riva al Mincio. E’ stato tra i protagonisti della grande cavalcata dalla serie B alla A con Milella in panchina. E ora ha deciso di riprovarci, sempre con la maglia biancorossa. «Stiamo facendo una grande stagione – afferma Ricordi – la squadra è superiore al livello del campionato, del resto è stata costruita per vincerlo. La classifica è ottima, ma non è stato fatto ancora nulla. Qui gli avversari danno l’anima contro di noi».
E’ un Mantova diverso da quello che centrò la promozione in A con Milella, ma con la stessa voglia di vincere. «Eravamo un gruppo inesperto – rammenta Ricordi – che viaggiava sulle ali dell’entusiasmo. Il Mantova di oggi sa già quello che vuole ed entra in campo con la consapevolezza di essere più forte degli avversari». Filosofie differenti, ma con due guide perfette: «Milella – spiega Ricordi – era un tecnico vecchio stampo, che aveva un modo tutto suo di tenere unito il gruppo. Bagalà è diverso, molto giovane e preparato tatticamente. E’ la sua prima esperienza in una squadra forte. Sta crescendo con noi, andiamo di pari passo».
Dopo il fallimento dell’Acqua&Sapone, Ricordi ha avuto la necessità di ritrovare nuovi stimoli in un ambiente che già conosceva bene. «Con il Pescara avevo un altro anno di contratto, ma non ho esitato un secondo ad accettare l’offerta di Cristiano (Rondelli, ndr). Questa è la mia seconda casa, mi trovo bene». E Ricordi già spegne possibili voci di mercato: «Da qui non mi muovo. Torneremo in A e poi rimarrò qui un altro anno». Si guarda avanti quindi. Sabato il match col Leonardo al Neolù e poi il derby col Verona di Milella e Leleco. «Sarà strano, ma bello. C’è un bellissimo rapporto con loro che va oltre il campo».
Intanto la società ha fatto sapere di aver firmato insieme alla maggior parte dei club di A2 una lettera, inviata a Figc, Coni e Divisione, nella quale si chiede il ripristino delle promozioni dirette per chi vince il proprio girone. Non resta che attendere eventuali sviluppi.