MANTOVA Due sentenze emesse ieri dalla sezione prima del Tar di Brescia hanno segnato una tappa significativa nel lungo e controverso braccio di ferro fra il Comune e le aziende coinvolte nella partita del sito inquinato di interesse nazionale. Il collegio presieduto dal giudice Angelo Gabricci si è espresso su due distinte vertenze: quella del ricorso promosso dalla Ies in riferimento alla ciclabile di via Brennero, e quello del gruppo Edison relativo alla richiesta di azzeramento delle varie sentenze che responsabilizzavano l’azienda riguardo alle operazioni di bonifica. Nel primo caso, quello della partita Ies, la raffineria ha ottenuto un “congelamento” con rinvio del giudizio al prossimo maggio. Nel secondo, quello della partita Montedison, che vedeva come controparte il Comune assistito dall’avvocato Paolo Gianolio, via Roma ha ottenuto piena soddisfazione: il ricorso Edison è stato rigettato.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il ricorso Ies, i giudici Bresciani hanno recepito il mancato coinvolgimento della raffineria riguardo all’imposizione dei monitoraggi voluta dallo stesso ministero ambientale. Dunque, non si tratta di una sentenza nel merito, ma solo nelle procedure: la sospensiva concessa ieri dal Tar riguarda infatti il solo coinvolgimento della Ies nelle disposizioni emesse sinora in materia di monitoraggio dell’area (estesa da via Brennero, ciclabile inclusa, sino all’area Belleli) interessata dal surnatante, ossia dallo strato oleoso diramatosi dalla Raffineria oltre i propri confini. La Ies avrà un paio di mesi di tempo per dimostrare se tocchino a lei le incombenzed delle rilevazioni, ovvero ad altri enti di controllo.
Caso diverso quello di Edison, che già soccombente al Tar, quindi al consiglio di Stato, e poi ancora in Cassazione, aveva chiesto nuovamente al Tar bresciano l’azzeramento dei pronunciamenti pregressi per potere ricominciare dal primo grado. Su questa richiesta il Tar ha emesso la sentenza, arrivata ieri ai legali, della totale soccombenza del gruppo chimico, con piena vittoria dell’ente resistente, ossia il Comune di Mantova.
La notizia, trasmessa all’assessore all’ambiente Andrea Murari, non ha mancato di trovare soddisfazione: «È importante – ha dichiarato Murari – che siano state confermate le precedenti sentenze, perché questo sblocca definitivamente la partita delle bonifiche in carico alla società».