Calcio dilettanti – Il Crl progetta la ripartenza, le società virgiliane: “Giochiamole tutte”

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MILANO Sono stati circa 400 i partecipanti, tra dirigenti e presidenti di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria a seguire ieri le due videoconferenze del Crl, nelle quali il presidente  Giuseppe Baretti ha dato gli ultimi ragguagli sulla situazione, anche alla luce del consiglio Lnd del giorno prima, a cui lo stesso Baretti ha partecipato. E’ stata poi la volta del dibattito, con idee, richieste e un vivace scambio di opinioni.
 Tasse sospese fino alla ripresa – Baretti ha garantito che, come già anticipato, i costi delle tasse ancora da corrispondere saranno sospesi fino alla ripresa. «Tutto l’avanzo che avremo – spiega – inoltre, sarà dirottato alle società».
 Difficile completare tutto il campionato – Al Crl è arrivata una missiva dalle società di Varese che chiedono di giocare interamente il campionato. Una posizione che, come vedremo, è condivisa anche dalle mantovane intervenute. A tal proposito, però, Baretti ha fatto presente le criticità: «Anche a me piacerebbe. Ammesso che il 3 dicembre ci diano via libera, abbiamo 150 partite da recuperare. Poi bisognerebbe allenarsi almeno 20 giorni per ritrovare la forma. So già che molte aziende hanno “minacciato” di sanzioni gli atleti loro dipendenti, per ridurre al minimo i rischi. Non so se sia opportuno giocare troppe partite infrasettimanali. Comunque abbiamo preparato anche questa terza opzione, da mettere ai voti. Si arriverebbe al 28 giugno, e alle società con i gironi a 18 ne mancherebbero altre due. Inoltre ci sarebbero da giocare i recuperi. Nel caso in cui tutto fosse fattibile, verrebbero abolite le Coppe per quest’anno e i ripescaggi sarebbero stabiliti da una graduatoria delle seconde».
 L’ipotesi del girone di sola andata – «La nostra idea sarebbe quella di terminare un girone di andata – spiega Baretti -, facendo recuperi a gennaio. Metteremo ai voti il format per finire la stagione, con due idee per i play off o appunto la disputa per intero del torneo».
 Retrocessioni obbligatorie – «So che alcune società vorrebbero evitare anche quest’anno le retrocessioni – prosegue Baretti -, questa volta non credo possa essere possibile, ci troveremmo con numeri troppo grandi. Già quest’anno ci siamo ritrovati con organici fuori range».
 Protocollo in fase di riforma – «So che specialmente la Serie D sta cercando soluzioni, come l’uso di tamponi veloci e ad alta affidabilità: costano 10 euro l’uno, per le squadre di categoria inferiore potrebbero essere una spesa non indifferente, ma potremmo studiare un modo per alleggerire i costi di questi test. Inoltre è allo studio un nuovo protocollo che potrebbe alleggerire le condizioni».
 Mercato verso lo slittamento – «E’ allo studio la possibilità di far slittare a gennaio la campagna trasferimenti dei dilettanti, incrociandola con quella dei professionisti, che si terrà a gennaio».
 Vincolo: in caso di abolizione da studiare altri indennizzi – Si è parlato anche del vincolo sportivo, che il ministro Spadafora vuole abolire. Baretti è stato chiaro: «Se verrà effettivamente cancellato, ci sarà da studiare una nuova forma di compensazione per le società».
 A Milano denunce per contagi – Qualche società ha fatto notare che in provincia di Milano sarebbero arrivate le prime denunce per contagi che sarebbero avvenuti in ambito sportivo: Baretti ha rassicurato le associate sulla copertura assicurativa per le responsabilità, stipulata dalla Lnd nelle scorse settimane.
 Blocco quote più vicino – Baretti ha inoltre promesso di portare a Roma l’argomento blocco quote per il prossimo anno: «Lo scorso anno non abbiamo potuto farlo, ma stavolta credo sia più necessario che mai».
 In campo dopo il Covid: parcelle da 460 euro – Un altro argomento scottante è stato quello dell’obbligo di una nuova visita agonistica necessaria per i calciatori, dopo la positività da Covid. Per alcuni sono stati necessari esami dal costo di circa 460 euro. «Un tema che dovremo approfondire – spiega Baretti – perché le Ats non interpretano il protocollo in maniera univoca. Lo chiariremo prima della ripresa e siamo disposti ad aiutare chi avesse dovuto sostenere queste spese».
 Salvetti (Sporting): «Ha senso proseguire in queste condizioni?» – Particolarmente apprezzato l’intervento del vicepresidente dello Sporting Federico Salvetti: «Siamo contrari ad un campionato ridotto con le retrocessioni, verrebbe danneggiato il lavoro di società come la nostra. Da più di quattro anni utilizziamo giovani del nostro settore giovanile, andiamo ad appesantire il lavoro di società come la nostra. Noi vorremmo, se proprio dobbiamo iniziare, dare la possibilità di fare un campionato con la solita formula e giocarle tutte, in 15 partite non è giusto dare una sentenza. Non siamo nemmeno certi che si riparta. Abbiamo sospeso con 1.000 contagi, ora sono dieci volte tanti. Sarà difficile ricominciare in sicurezza prima della primavera inoltrata».
Ferretti (Curtatone): “Meglio giocarle tutte, finendo in estate” – «Abbiamo una squadra di giovani, 16 studenti e 4 lavoratori – spiega il patron rossoblù -, speriamo che la situazione sia favorevole dal punto di vista epidemiologico -. Io mi auguro che si giochi tutto il campionato, magari togliendo gli spareggi, com’era fino a 25 anni fa. Un campionato eccezionale può svolgersi in maniera diversa, poi nel prossimo anno torneremo alla solita formula. Si potrebbe giocare in luogo dei tornei estivi, almeno per un anno».
 Baretti: “Confronto importante, ci riaggiorneremo dopo il 4 dicembre” – Il presidente del Crl sottolinea, in chiusura, l’importanza di capire quali saranno le mosse dopo il 4 dicembre, data di scadenza dell’attuale DPCM: se verranno prorogate le restrizioni o se ci saranno delle graduali aperture. «Il tempo per chiudere almeno il girone d’andata c’è, ma dobbiamo anche valutare (come paventato anche da alcune società intervenute della zona milanese e brianzola  ndr), la possibilità di non poter riprendere il torneo. In ogni caso continueremo a lavorare per il bene delle società e per garantire, la chiusura della stagione nel miglior modo possibile».