Calcio dilettanti – Le società di Seconda e Terza chiedono lo slittamento dei campionati

MANTOVA I protocolli anti-Covid hanno generato un terremoto nel calcio dilettantistico. La mobilitazione delle società mantovane ha segnato un’altra tappa significativa martedì sera, in occasione della riunione via Zoom che ha coinvolto 40 club. Il succo del summit virtuale è il seguente: in mancanza di chiarimenti o di variazioni dei famigerati protocolli, non sussistono le condizioni per la regolare partenza della stagione. Da qui la richiesta di far slittare l’inizio dei campionati, compresi quelli giovanili. Parliamo innanzitutto a livello provinciale, con le società di Seconda e Terza Categoria, unitamente a quelle di puro settore giovanile, che stanno procedendo a una raccolta firme da inoltrare al Comitato di Mantova. Gli stessi disagi sono condivisi dai club di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria, ma in questo caso l’organo da coinvolgere è il Crl che organizza anche le Coppe e i campionati giovanili regionali.
 I nodi da sciogliere – Le società fanno notare che le problematiche sollevate nella precedente riunione sono rimaste tali. Esse riguardano:
• il distanziamento sociale all’interno degli spogliatoi e all’interno delle docce.
• le responsabilità che ricadono sui presidenti.
• il protocollo che, così com’è, appare improntato sulle società professionistiche.
 Nuove complicanze – Altre tematiche sono emerse nel corso della riunione. Per esempio la gestione dei trasporti con i mezzi societari, soprattutto a livello giovanile, ritenuta proibitiva con le regole in vigore. Un altro dibattito si è aperto sulle conseguenze in caso di contagi: secondo le società, la prevista messa in quarantena per due settimane (del contagiato e di chi è stato a contatto con lui) “risulta estremamente complicata e poco chiara coinvolgendo le stesse società, aspetti famigliari e ambienti lavorativi che in ambito dilettantistico devono assolutamente essere presi in considerazione”. Non solo: in caso di contagio, i club reclamano “chiarezza sulle normative federali e/o di campo per quanto riguarda sanzioni, sospensioni gare, eventuali recuperi ecc.”.
 Le richieste – Sugli allenamenti le società si mantengono libere di scegliere autonomamente se proseguirli o meno. Appaiono invece compatte nel richiedere la “momentanea sospensione e slittamento dei calendari di Coppa Lombardia e di conseguenza anche dei campionati fino a quando non si riceveranno comunicazioni urgenti dagli organi competenti per la Coppa e dai nostri rappresentanti di Mantova per i campionati”. Di conseguenza, le società chiedono anche “lo slittamento di iscrizioni e tesseramenti per quanto riguarda l’ambito giovanile”.
 La palla alla Figc – Le società mantovane si affidano ai rappresentanti federali. In particolare, quelle di Seconda e Terza Categoria chiedono lumi alla Delegazione di Mantova, “l’unica – si legge nel comunicato congiunto – che può portare le nostre dichiarazioni in sede a Milano per cercare di alleviare alcune regole che nella maggior parte delle società sono attuabili solo in parte”.