Calcio dilettanti – Le società in coro: “Si riparta solo in sicurezza”

MANTOVA La riunione online della Delegazione ha chiuso di fatto questa disgraziata annata calcistica, il prossimo appuntamento è adesso l’assemblea elettiva del Crl in programma il 9 gennaio a Treviglio. A tal proposito, il Delegato uscente  Giuseppe Saccani, che rimarrà in carica comunque fino alla nuova nomina, ha invitato le società a partecipare, auspicando che la votazione possa essere effettuata anche online. Le modalità sono state illustrate da Nicola Sarzi, da più parti indicato come probabile successore di Saccani alla guida del calcio mantovano. «Lunedì 28 – ha spiegato – è atteso l’ultimo pronunciamento del Tribunale Federale riguardo i vari ricorsi e sulla possibilità di votare anche online. Le società possono esprimere una preferenza sul candidato presidente del Crl, massimo 13 preferenze sui candidati consiglieri, massimo 13 preferenze sui candidati alla carica di delegati assembleari e massimo cinque preferenze per la carica di revisore dei conti».
Erano una trentina i dirigenti che hanno partecipato alla riunione e che hanno approfittato dell’occasione per salutare Saccani, ma anche il vice Vernizzi, che a sua volta ha ringraziato tutti nel suo messaggio di congedo. «Grazie per avermi sopportato in questi otto anni – ha detto – il mio incarico di fatto si è interrotto in febbraio con il torneo Pasolini riservato ai piccoli e spero che da lì si possa ripartire».
La ripartenza, appunto. Il dirigente del Mantova,  Tommaso Mari, ha spiegato che i campionati giovanili professionistici dovrebbero ripartire a marzo, ma con l’obbligo di effettuare i tamponi 24 ore prima della gara». Un’eventualità, questa, difficilmente praticabile per i dilettanti. «I campionati – è opinione comune tra i dirigenti mantovani – devono riprendere solo in sicurezza e con protocolli attuabili, altrimenti non ha senso. Giocare due partite col rischio di fermarsi ancora sarebbe assurdo». Saccani, reduce dall’incontro col reggente  Cattelan, ha specificato che le società non sono tenute a pagare le quote fino a quando l’attività non riprenderà ufficialmente. «E se non si riparte a marzo – ha detto – la stagione verrà cancellata perchè non ci sarà più tempo per completarla».